E’ stato pubblicato martedì scorso il calendario venatorio regionale del Lazio. Tra le novità per gli amanti della doppietta c’è di sicuro la strana procedura per la caccia alle tortore che è strettamente contingentata. In tutto il Lazio non potranno essere abbattute nel 2022 più di 5.534 tortore, precise all’unità.
Questo perché l’Ispra, ovvero l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale nel suo parere sull’attività venatoria nazionale ha segnalato diversi problemi per la sopravvivenza di questa specie. Problemi che, tuttavia, la Regione Lazio ha deciso di non condividere poiché non specificamente rivolte al territorio regionale, non assistiti da studi scientifici e in parte in
contraddizione con l’attuale normativa nazionale. Quindi, sì alla caccia alla tortora, ma con una procedura di tutela e contenimento.
Dunque, la regione Lazio ha autorizzato la caccia a questo volatile ma ha messo su, in via cautelare un meccanismo davvero cervellotico, per tutelare la specie.
Quindi, nel lazio non potranno essere abbattute più di 5.534 tortorelle, inoltre le numero è stato ripartito per ogni ambito territoriale di caccia (ATC) esistente nella regione, in funzione del rapporto tra cacciatori e popolazione di tortore stimato pari a 1,3 tortore per ogni cacciatore.
Tenendo presente che ci sono due ATC in ogni provincia: a Roma non potranno essere abbattute più di 2.283 tortore; a Frosinone più di 1.066; a Latina più di 841; a Rieti più di 586: a Viterbo più di 758.
Per rispettare tali limiti di prelievo, la Regione ha demandato gli Atc a predisporre opportuni iter di richiesta per quanti interessati alla caccia alla tortora e i cacciatori dovranno fare domanda entro il prossimo 20 agosto. Insomma, dovranno prenotare per tempo il loro uccello da abbattere, prima che non ci sia più disponibilità.
Inoltre, ci sono da rispettare i limiti nazionali previsti per il prelievo di tale tipologia di uccello: ogni cacciatore non potrà abbattere più di un esemplare al giorno e non più di 15 esemplari in tutta la stagione venatoria.
Quindi, riassumendo, i cacciato interessati alle tortorelle dovranno far domanda entro il 20 agosto per vedersi assegnati gli uccelli da abbattere, poi dovranno anche comunicare battuta di caccia dopo battuta quanti esemplari hanno abbattuto, numero di cui gli Atc devono tenere conto per non superare il limite di capi da abbattere a loro assegnati. Inoltre, il rischio è che chi non si sbrigherà a presentare domanda resterà senza uccello… Infatti, il calendario venatorio prevede espressamente che: “Valutato il numero dei richiedenti, potrà essere previsto un sistema di contingentamento dei capi abbattibili per singolo cacciatore, che potrà essere inferiore ai massimi indicati 5 giornalieri e 15 stagionali. Nel caso che i cacciatori richiedenti l’autorizzazione per la caccia alla tortora siano superiori ai capi previsti per singolo ATC verranno autorizzati nel rispetto della cronologia delle domande presentate”. Vabbè.