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I cantieri e la politica, è qui la sfida

Massimo Pizzuti
Con la nomina di Laura Vicano assessore il sindaco Riccardo Mastrangeli ha voluto ribadire le sue priorità, ben sapendo che almeno sei consiglieri hanno storto la bocca. Ora si tratta però di raccordare la composizione della giunta con gli assetti delle forze politiche che lo sostengono.
Luglio 11, 2024

Con la nomina di Laura Vicano assessore all’innovazione tecnologica, digitalizzazione e smart city il sindaco Riccardo Mastrangeli ha voluto ribadire che i cambiamenti in giunta saranno sempre minimi e calibrati. Anche per questo ha preferito soffermarsi sul programma amministrativo che sta portando avanti, evidenziando i lavori di riqualificazione dei Piloni di via De Gasperi, di Largo Turriziani e il prossimo cantiere che sta per “partire” per gli interventi alla Stazione.
Mastrangeli tiene separati i livelli della giunta e del consiglio. In poco più di due anni gli assessori che hanno lasciato sono stati 4. Quelli avvicendati 3. Il primo ad effettuare un passo indietro Danilo Magliocchetti (Lega): al suo posto una fedelissima di Nicola Ottaviani e Riccardo Mastrangeli, Rossella Testa.
Quindi Fabio Tagliaferri (Fratelli d’Italia) è stato nominato presidente e amministratore delegato di Ales spa. Incarico prestigioso e autorevole. Nell’esecutivo ha fatto il suo ingresso l’ex sindaco Paolo Fanelli.
A metà marzo scorso le dimissioni di Alessandra Sardellitti, che nel 2022 aveva guidato la lista di Azione in appoggio alla candidatura a sindaco di Mauro Vicano. Ieri l’indicazione di Laura Vicano con le contestuali dimissioni da consigliere di Mauro Vicano.
Nelle scorse settimane, proprio su sollecitazione di Mastrangeli, si è dimessa Maria Rosaria Rotondi, che fu indicata da Pasquale Cirillo come esponente di Frosinone Capoluogo. A febbraio Cirillo ne aveva chiesto l’avvicendamento, non ottenendo risposta. Se la staffetta ci fosse stata allora non saremmo oggi a parlare di verifica e di appoggio esterno di Forza Italia. Le deleghe alla Polizia municipale (amministrate dalla Rotondi) sono oggi nella disponibilità, ad interim, del sindaco Mastrangeli. Probabilmente potrebbero risultare utili in fase di trattativa politica. O per ricucire con Forza Italia (ma appare improbabile) oppure per aperture verso esponenti delle opposizioni. Con la nomina di Laura Vicano si è voluto ribadire che l’accordo al ballottaggio tra Riccardo Mastrangeli e Mauro Vicano rimane valido. Il termine più utilizzato ieri in conferenza stampa dal sindaco, nei confronti dell’ex manager della Asl, è stato lealtà. Non a caso. Mastrangeli non è un ingenuo. Sa che che l’indicazione di Laura Vicano ha fatto storcere la bocca ad almeno 6 consiglieri: Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (Lega), Teresa Petricca, Giovambattista Martino, Francesco Pallone (questi ultimi tre del neo gruppo Futura).
Bando alle ipocrisie: Mastrangeli sa che in consiglio comunale i numeri, sebbene risicati, li avrà sempre. Ma in ogni caso “sganciare” completamente la Giunta dai gruppi, dai partiti e dalle liste civiche è un’operazione che alla lunga non potrebbe reggere. Al Comune di Frosinone c’è un gap di politica da due decenni. Certamente opere pubbliche, provvedimenti, cantieri e programmi sono fondamentali, ma non è che dare un’impronta politica ad un’Amministrazione è un crimine di lesa maestà. Fratelli d’Italia ha posto il tema di una “corrispondenza” tra gli assessori e i gruppi consiliari. E’ un’operazione di buon senso prima che politica. Soprattutto perché diversi rapporti sono sfilacciati.
Il 15 luglio a via Marittima entrerà in vigore il senso di marcia alternato, con divieto di sosta su entrambi i lati della strada. Per i lavori di realizzazione della corsia dedicata del Bus Rapid Transit. Inevitabili ulteriori (e pesanti) disagi per automobilisti, cittadini e commercianti. Una visione anche politica, e non solo amministrativa, dovrebbe servire proprio a questo. Perlomeno a spiegare e ad avviare un confronto con la gente interventi che hanno un impatto forte sui quartieri.
Le distanza da accorciare all’interno della maggioranza attengono esattamente a questo aspetto: il programma amministrativo va portato avanti attraverso la condivisione con la città. Altrimenti si trasmette la sensazione che viene calato dall’alto e ciò alimenta tensioni in maggioranza. Servirebbe un confronto politico serio tra il sindaco Mastrangeli, gli assessori, i consiglieri e i referenti delle forze politiche. Ma per effettuarlo ci vuole… coraggio.

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