Continuando la nostra ricognizione per comprendere la trasformazione sociale e demografica del centro storico di Frosinone, arriviamo alla stima del valore del patrimonio residenziale.
L’ultimo dato disponibile (fonte OMI Agenzia delle Entrate e i dati censuari Istat che stimano il numero delle abitazioni occupate da residenti e quelle vuote/occupate da non residenti) è quello relativo al 2017 (ultimo dato disponibile.
Naturalmente si tratta di una approssimazione costruita sui valori medi, e sui perimetri che sono stati utilizzati per questa analisi; il valore, però, può essere considerato come il valore potenziale medio di ogni centro storico del patrimonio residenziale esistente.
“Nel complesso si tratta di un valore di 224 miliardi di euro – si legge nel report -: il valore più alto è quello di Milano che con 58.724 abitazioni e un valore medio di 6.538 euro raggiunge i 36,4 miliardi di euro; Roma segue con circa 56.000 abitazioni per un valore di 32,5 miliardi di euro, seguita da Napoli, quasi 82.000 abitazioni per un valore di 22,4 miliardi di euro. Le 1.403 abitazioni della Città Vecchia di Taranto ad oggi hanno un valore di 34 milioni di euro”.
Frosinone si colloca al 94esimo posto su 104 centri storici censiti. Su un totale di 1271 abitazioni, su una superficie media di 120 mq, il prezzo è di 1438 euro per metro quadro. Valore medio del patrimonio: 174%. Tra i più bassi d’Italia. Ergo: le case intra moenia nel comune capoluogo ciociaro hanno oggi un prezzo assolutamente abbordabile. Un dato che autorizza a sperare che il centro storico del capoluogo ciociaro torni a popolarsi.