Il Comune di Frosinone ha deciso di risparmiare sulle bollette elettriche e del servizio
idrico e per questo ha affidato un apposito appalto ad una società specializzata di Gaeta
affinché proceda al riordino delle numerosissime utenze comunali, di cui – a dirla tutta –
l’ente municipale non ha neanche conoscenza piena, tanto da chiedere all’appaltatore di
mappare e geolocalizzare ogni contatore attivo.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Ottaviani, infatti, spiega che tra i
propri obiettivi prioritari c’è quello “della razionalizzazione e del riordino della spesa per
utenze delle forniture energetiche degli immobili comunali, in considerazione dell’elevato
numero delle stesse e dei costi importanti che annualmente vengono sostenuti” e per
procedere a tale razionalizzazione “occorre un’analisi approfondita dei contratti energetici
ed idrici in essere oltre che uno studio completo relativo alle singole utenze energetiche;
occorre, inoltre, realizzare una mappatura completa con la geolocalizzazione delle utenze
interne ed esterne alla strutture comunali ed il relativo monitoraggio dei consumi e, quindi,
dei costi”.
Un lavoraccio che dal Municipio nessuno è in grado di fare poiché “il personale in
dotazione non è sufficiente e non è dotato delle necessaria strumentazione per adempiere
al meglio alle predette attività al fine di ottenere l’auspicata razionalizzazione della spesa
per utenze”.
Per questo motivi, ad inizio dello scorso aprile, l’ufficio che si occupa delle manutenzioni
ha individuato la società Gataconsulting srl, di Gaeta, che già svolge tale servizio per
diversi comuni pontini.
Nei primi quattro mesi dell’anno, il Comune di Frosinone ha già pagato circa 65.000 euro
di bollette dell’acqua e diverse centinaia di migliaia di euro per le varie utenze elettriche.
L’affidamento è per due anni ed è relativo “al monitoraggio, razionalizzazione e
contabilizzazione delle utenze idriche ed energetiche dell’ente per il biennio 2022/2024”
(ma non è un triennio? Nda) “al fine di adempiere con tempestività alla auspicata
razionalizzazione della stessa con conseguente risparmio, per un periodo di anni due,
rinnovabili per altri due anni” (ah, sono 4! Nda).
Il costo concordato per l’appalto è di 55.002,00 euro per i due anni (!), oltre oneri di legge
per complessivi 67.102,44 euro; l’affidamento è diretto poiché sotto soglia. La somma è
impegnata sugli esercizi economici 2022 e 2023.
Va notato che, se per l’energia elettrica, con il mercato libero c’è più di un margine di
risparmio (potendo cambiare fornitore e concludere contratti di favore), nel comparto idrico
– dove c’è un’unico fornitore monopolista che in Comune dovrebbero conoscere molto
bene – l’unico margine di manovra per risparmiare è la scelta di chiudere qualche utenza.
Resta da sperare che si riesca a risparmiare più di quanto di sta spendendo per questa
consulenza.