Il Frosinone in Emilia a caccia del primo successo esterno contro il Sassuolo

L’appuntamento è per domani alle 15. Ci si gioca una fetta consistente di salvezza, sebbene sia ancora molto lungo il cammino. A conti fatti è più importante per il Sassuolo, che se dovesse perdere saluterebbe con ampio anticipo le chance di salvezza o quantomeno le vedrebbe ridotte in modo drastico. Il Frosinone, dall’alto dei suoi 24 punti, potrebbe comunque appellarsi al giudizio di gare ulteriori. State pur certi però che Eusebio Di Francesco, persona perbene e tecnico di comprovate virtù, sta meditando quel colpo in trasferta che verdetti a volte iniqui hanno finora costretto a rinviare.
“Continuando a giocare così – ha più volte affermato il tecnico pescarese – prima o poi una soddisfazione tangibile anche in termini di risultati dovrà arrivare”. Tutto vero, tutto logico, ma visto che il calcio non è logica sono continuate le prestazioni ma non sono arrivate le vittorie esterne.
Quali siano le cause di questa sindrome da trasferta del Frosinone 2023-24 non è semplice delineare. Per certo si falliscono troppe occasioni da rete. Vero che questo accade a volte anche allo Stirpe, ma se nel fortino di casa praticità e prodigalità si alternano in modo più o meno costante, lontano dalla Ciociaria il punto fermo restano le occasioni sciupate. Poi si è vittima di distrazioni fatali, e quando la gara si mette in salita non sempre si trova la forza di reagire.
Di Francesco, contento per l’atteggiamento dei suoi negli allenamenti settimanali, ha chiesto d’incrementare ancora l’attenzione, come è avvenuto nelle ultime gare e come dovrà essere da qui alla fine. Il tempo dei regali o delle distrazioni deve finire, perché adesso cominciano le sfide da dentro o fuori, quelle dalle quali dipende il destino di questa squadra, che ha innamorato l’Italia del calcio col suo gioco sbarazzino, ha fatto capolino nella colonna sinistra della graduatoria e ha spaventato le grandi. Tanta roba, come si dice con quella gergalità un po’ pedestre che tutto banalizza. Molti e significativi meriti rende forse di più l’idea, un’idea che il tecnico non ha mai voluto tradire.
Per il match di domani a Reggio Emilia vedremo in extremis chi vincerà il ballottaggio tra Cerofolini e Turati (a sensazione ci verrebbe da dire il primo), mentre sulle corsie basse Zortea e Valeri sembrano decisamente favoriti su Lirola o su un terzino d’occasione, come Gelli. Possibile anche la conferma dei due centrali Romagnoli e Okoli, con la formazione che per il pacchetto arretrato ricalcherebbe in toto quella schierata contro il Lecce. A centrocampo, dopo tre turni di iniziale panchina, può tornar l’estro rapace di Enzo Barrenechea, non senza i due intoccabili, Brescianini e Mazzitelli.
Davanti, sicuri Cheddira centrale e Soulè a destra, il posto a sinistra è in ballottaggio tra almeno tre giocatori, leggi Seck, Ghedjemis e Reinier.
Ora per fortuna qualche reale possibilità di scelta esiste, e presto l’infermeria si svuoterà del tutto, visto che Oyono e lo stesso Marchizza appaiono in confortante ripresa.
Arbitrerà La Penna, che finora non ha portato particolare fortuna ai frusinati (con lui in 9 gare 3 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte).