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Il Frosinone precipita: altra caduta casalinga contro il Sudtirol

Roberto Mercaldo
Gennaio 25, 2025

Un film horror, un romanzo scritto male, un concerto di note stonate. L’immagine metaforica lascia spazio alla fantasia, la realtà del campo molto meno. Il Frosinone ha fallito miseramente la partita della verità, quella che avrebbe potuto consentirgli un riaggancio alla zona salvezza e che ha finito per farlo precipitare in una situazione ancor più disperata. Contro il Sudtirol, diretta rivale nella corsa per la permanenza, è arrivato un altro capitombolo interno, inimmaginabile nelle proporzioni e desolante nella sostanza. Dopo novanta minuti in cui è riuscito a scagliare un solo tiro verso la porta avversaria, il Frosinone è uscito dal campo sconfitto e tormentato da interrogativi angosciosi. La corsa salvezza ora diventa davvero molto complessa e certamente dovrà passare per prestazioni molto diverse da quella fornita oggi dai ragazzi di Greco, infinitamente distanti dalle versioni che li avevano portati a cogliere punti esterni e qualche vittoria intrisa di speranza. Oggi però il passo indietro è stato vistoso quanto inatteso e gli altoatesini hanno vinto in scioltezza il match.

LA CRONACA

Dopo dieci minuti di gioco senza bagliori, il primo squillo offensivo è del Frosinone: Bracaglia si sgancia e mette al centro, dove Tsadjout arriva solo a sfiorare la sfera. La replica ospite al 12’, con un colpo di testa di Casiraghi che manda il pallone a sorvolare la traversa. La gara si sblocca quattro minuti più tardi, con Merkaj che è bravo a preteggere palla e a girarla alle spalle di Cerofolini. Il Frosinone affida le proprie ansie di rimonta ancora a Bracaglia, che trova il modo di arrembare sul settore sinistro dell’attaco, ma anche stavolta dal suo cross il Frosinone non riesce a trarre opportuna utilità.
E, come un macigno, piomba sulle velleità frusinati il raddoppio degli altoatesini: personaggi e interpreti gli stessi dello 0/1, con Merkaj che riceve da Odogu e segna in un solo match il doppio dei gol realizzati in tutto il campionato. È una dinamica molto simile a quella del primo gol: difesa del Frosinone impietrita, Cerofolini che guarda malinconicamente la sfera insaccarsi alle sue spalle, dopo un intervento molle. E sullo Stirpe cala il gelo. Confuse, timide e senza nerbo le azioni con le quali il Frosinone prova a rimettere in discussione il risultato. E il primo tempo si chiude così, con i ragazzi giallazzurri sonoramente fischiati e la sensazione che rimetterla in piedi sarà terribilmente difficile.

LA RIPRESA
Il Frosinone si ripresenta in campo con Begic e Partipilo e si getta in avanti sin dal primo minuto, ma la manovra è una volta di più asfittica e per la robusta retroguardia altoatesina tenere botta è persino agevole.
Intorno al quarto d’oro il Sudtirol esce dal guscio e cerca il colpo del definitivo ko: prima è Casiraghi a calciare a botta sicura, fermato da una deviazione di Cerofolini e dal palo. Poi, per altre due volte in rapida successione i ragazzi di Castori vanno vicinissimi al tris, ma la porta giallazzurra si salva e le residue possibilità di rimonta restano intonse.
Dall’altra parte, finalmente una conclusione pericolosa del Frosinone: è Pecorino a liberarsi per il tiro, un sinistro a giro che cerca e non trova l’incrocio dei pali della porta sudtirolese.
Al 71′ sembra che per il Frosinone possa esserci l’occasione di riaprire il confronto: l’arbitro Tremolada concede la massima punizione per una spinta su Partipilo, ma il Var lo richiama e cancella la decisione del direttore di gara.
Ancora un momento illusorio per il Frosinone, quando Gelli controlla e mette in rete, ma la palla precedentemente era uscita al momento del cross di Ghedjemis.
E dall’altra parte arriva un rigore per il Sudtirol, stavolta non disatteso dal Var. Sul dischetto va Casiraghi che non lascia scampo a Cerofolini. E’ 0-3. Un piccolo dramma sportivo, che non cambia trama nelle battute conclusive. Mancano ancora tante gare, ma la china è davvero pericolosa e la sensazione è che questo organico non abbia le qualità per ottenere la salvezza.

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