Castellanos, chi era costui? L’interrogativo di Don Abbondio, liberamente adattato a fini calcistici, è rimbalzato tra i 16mila seggiolini dello Stirpe in un sabato sera che profumava di primavera, di ranuncoli e viole del pensiero. Chissà cosa ha pensato lui, l’eroe di giornata… Lui ogni volta che incrocia il Frosinone diventa Van Basten. Decisivo all’andata, decisivo al ritorno. Eusebio Di Francesco dovrà munirsi di un talismano anti Castellanos, ma intanto per questa stagione il 25enne di Mendoza, Taty per i suoi fans, che non son più dei lettori del primo Manzoni, ha intascato il bottino pieno.
E a nulla son serviti i 98 minuti di passione, di corse e di spunti apprezzabili di un Frosinone che ha ritrovato i suoi terzini. E si vede. Si vede, perché in attacco arremba e assalta come nemmeno gli uomini di Francis Drake: le due corsie laterali sono gli speroni con cui la ciurma arpiona la nave nemica. Fuor di metafora, alla Lazio è venuto il mal di testa nella fatidica prima mezz’ora, quella in cui sovente il Frosinone fa la voce grossa, quale che sia l’avversaria.
La facilità con la quale i biancocelesti hanno trovato un pareggio estratto dal cilindro, con Zaccagni colpevolmente solo nel cuore dell’area di rigore, ha però riscritto la storia del match, quasi quanto l’avvento di Castellanos. Le fatali amnesie dei giallazzurri hanno reso la scalata ardua, quasi impossibile. E Cheddira ha lanciato al cielo un urlo che il cielo non ha raccolto. Due a tre, come contro il Milan, come allo Stadium contro la Juve. Il Frosinone che gioca alla pari con le grandi dovrebbe vincere contro le piccole, se il calcio rispettasse i sillogismi, ma pare che il mondo della pedata rifugga dalla filosofia. E allora non ci sarà nulla di scontato, da qui al 26 maggio, quando i verdetti sostituiranno le ipotesi, quando le certezze si faranno strada tra dribbling, raddoppi, sovrapposizioni e quinti di centrocampo. E allora chi sta meglio? Non il Frosinone, ora, perché il primo parametro, insindacabile, sono i punti che già son scritti. Quelli che potrebbero venire però inducono alla speranza. I giallazzurri dovranno affrontare in casa Salernitana e Udinese, in gare da non fallire, ma anche Bologna e Inter. Se i felsinei scenderanno allo Stirpe con il coltello fra i denti, perché in palio per loro c’è un quarto posto a metà tra la fantascienza e il surreale, l’Inter alla terzultima potrebbe aver già appagato la voglia di seconda stella. E allora un punto, che sarebbe il primo della storia contro i nerazzurri, perché no? Fuori per il Frosinone ci sarà lo scontro diretto di Empoli, che vale doppio, ma anche la gara di Monza alla penultima, che potrebbe trovare i brianzoli con il cuore vacanziero dopo un campionato davvero brillante.
A Genova, alla ripresa, la squadra cara a Gianni Brera non lesinerà impegno, sebbene la salvezza le sia negata solo dalla matematica. Poi avremo anche Napoli e Torino, e pure in quei casi le motivazioni dei giallazzurri saranno più forti di quelle degli avversari. Basterà per far risultato? Chissà, lo dirà solo il campo, ma comparando il calendario del Frosinone con quello delle avversarie, che qui indichiamo nel dettaglio, un cauto ottimismo può anche trasparire. Con buona pace di chi già dà i canarini per retrocessi, ma non ci meraviglia. E’ dai tempi dell’Inquisizione che la voglia di giudicare è più forte della ragione. E come per gli ignavi danteschi, la sola condotta logica è “il non ti curar di lor”.
LECCE (28): ROMA, MILAN, EMPOLI, SASSUOLO, MONZA, CAGLIARI, UDINESE, ATALANTA, NAPOLI.
UDINESE (27): SASSUOLO, INTER, ROMA, VERONA, BOLOGNA, NAPOLI, LECCE, EMPOLI, FROSINONE.
VERONA (26): CAGLIARI, GENOA, ATALANTA, UDINESE, LAZIO, FIORENTINA, TORINO, SALERNITANA, INTER.
CAGLIARI (26): VERONA, ATALANTA, INTER, JUVENTUS, GENOA, LECCE, MILAN, SASSUOLO, FIORENTINA.
EMPOLI (25): INTER, TORINO, LECCE, NAPOLI, ATALANTA, FROSINONE, LAZIO, UDINESE, ROMA.
FROSINONE (24): GENOA, BOLOGNA, NAPOLI, TORINO, SALERNITANA, EMPOLI, INTER, MONZA, UDINESE.
SASSUOLO (23): UDINESE, SALERNITANA, MILAN, LECCE, FIORENTINA, INTER, GENOA, CAGLIARI, LAZIO.
SALERNITANA (14): BOLOGNA, SASSUOLO, LAZIO, FIORENTINA, FROSINONE, ATALANTA, JUVENTUS, VERONA, MILAN.
Il Frosinone smarrito ripartirà dal Genoa: l’ultimo quarto del campionato tra speranze e paure
