L’impresa di Coppa ha restituito morale ma ha sottratto molte energie, perché il biglietto per Napoli è costato ai giallazzurri 30 minuti di fatica supplementare. Il Frosinone spumeggiante è riaffiorato dal naufragio della Domus e ha centrato un altro traguardo inedito. Il cuore oltre l’ostacolo e oltre la paura, legittima dopo un capitombolo sui generis per dinamiche e sembianze. Così, i ragazzi terribili di mister Di Francesco hanno inviato un messaggio forte e chiaro ai coinquilini del massimo campionato: il piegarci non ci spezza, sappiatelo.
Il match odierno con l’Empoli (ore 18,30 tra le confortevoli mura dello Stirpe) dovrà rafforzare il concetto e ancor più una classifica che e già buona ma può diventare ottima con la conquista dei tre punti.
In una giornata che ha proposto le imprese inattese di squadre in difficoltà, sarà bene prendere con le molle questo Empoli di Andreazzoli, capace comunque di espugnare Firenze, sia pure nel contesto di un avvio complesso.
Lo ha detto a chiare note Di Francesco nella conferenza pre match: non fidarsi dei numeri, persino impietosi se si pensa ai 3 gol realizzati contro i 19 subiti dal team toscano. Il calcio è fatto di tante altre cose: motivazioni, tenacia, concentrazione e una serie di alchimie che lo rendono imprevedibile e poco pianificabile. Ieri, nella Liga, Real Madrid-Rayo Vallecano è finita 0/0. Chiunque avrebbe difficoltà a spiegare come sia potuto accadere, ma a volte trasferire le potenzialità sul piano della concretezza può essere un’operazione intricata. Torniamo ai confini italici e ai temi proposti da questo Frosinone Empoli del lunedì pomeriggio, di un autunno che sa di foglie secche e di odori antichi.
I TEMI TECNICO TATTICI
Eusebio Di Francesco è un tecnico versatile, pronto a modellare il suo team in relazione alle esigenze delle varie gare e alle caratteristiche degli avversari. Gli schemi di riferimento esistono, ma sono un punto di partenza e non già un postulato, come fa notare agli interlocutori che cercano di carpire indizi sullo schieramento anti-Empoli. Il tecnico abruzzese ci tiene altresì a sottolineare come la prova di Cagliari sia stata per 70 minuti eccellente, sebbene i 20 finali abbiano gettato alle ortiche quel tanto di buono che era stato fatto.
E allora equilibrio può esser la parola d’ordine, nell’analisi e ancor più nel lavoro, al riparo dalla tentazione latente di credersi più bravi. Ai suoi volenterosi e bravissimi ragazzi lo ha detto a chiare note che il Frosinone, pur con i valori che stanno emergendo nitidi e sorprendenti, non può mai smarrire l’umiltà.
Non lo può, in un contesto che non presenta anelli deboli, ma solo qualche criticità, che il Frosinone può punire solo con prestazioni al limite delle proprie possibilità. E allora la partita di oggi è l’ennesimo esame di maturità per questi giallazzurri terribili, sin qui poco rispettosi di gerarchie e blasone, visto che hanno già battuto Atalanta, Sassuolo e Verona in campionato e il Torino in Coppa.
LA POSSIBILE FORMAZIONE
Il trainer giallazzurro ha elogiato la prova di Kaio Jorge, entrato nei supplementari e decisivo nell’azione del raddoppio ciociaro, ma è possibile, anzi molto probabile, che sia Cheddira la punta di riferimento nella gara odierna. Il marocchino e Cuni, fin qui utilizzati alternativamente quali punte centrali, sono fermi a un solo gol, peraltro realizzato dal dischetto. In una squadra che segna con buona frequenza è un dato anomalo che certamente dovrà essere ritoccato in meglio, prima possibile, magari già stasera.
Con Cheddira il pacchetto avanzato si gioverà del prezioso apporto di Soulè, l’argentino dal sinistro fatato, mentre per il terzo posto Baez resta il favorito, ma non sono da escludere un Reinier in posizione più avanzata o la soluzione Garritano. Meno gettoni per la presenza dall’avvio di Giuseppe Caso, reduce da un periodo di forma non ottimale per via di uno stato influenzale.
A centrocampo torna capitan Mazzitelli, con Reinier e Barrenechea, mentre il pacchetto arretrato presenta qualche punto di domanda, perché la sontuosa prova di Lirola a Torino potrebbe valergli una riconferma. Oyono, Marchizza e il citato Lirola sono i tre in lizza per i due posti nelle corsie basse, mentre Romagnoli e Okoli andranno a formare la coppia dei difensori centrali. Scalpita Ibrahimovic, il diciottenne con il piglio del veterano. Possibile che a gara in corso ci sia spazio anche per lui. Arbitra Manganiello, piemontese, che ha diretto 9 volte l’Empoli, con 3 vittorie, 3 pari e 3 sconfitte per i toscani e 15 volte il Frosinone, che con lui ha ottenuto 6 vittorie, 3 pari e 6 sconfitte: all’insegna dell’equilibrio.