Il Frosinone vince in rimonta a Pescara e resta solo in vetta

Quarta vittoria di fila per il Frosinone, che all’Adriatico di Pescara s’impone in rimonta all’undici di Gorgone e resta in splendida solitudine in vetta alla classifica della serie B.
I ciociari riescono nell’impresa di espugnare l’Adriatico, campo tradizionalmente ostico, a dispetto di un gol subito al primo minuto, confermando la capacità di reagire ad ogni tipo di avversità.
La squadra di Alvini esprime consapevolezza dei propri mezzi ma mai supponenza e quando c’è da lottare non si tira indietro. È un primato che non è figlio della divina elezione ma del lavoro, dell’applicazione e del sacrificio. E perciò è ancora più bello.
LA CRONACA
Inizio davvero ad handicap per i ciociari, perché dopo soli 40 secondi di gara Tonin, lanciato da Dagasso, supera Monterisi con un tunnel e batte Palmisani in vana uscita.
Un ko immediato, che metterebbe in difficoltà tutti, o forse tutti meno il Frosinone, perché i giallazzurri impiegano solo quattro minuti per rimettere il match in parità.
É Monterisi che pesca Koutsoupias sul fronte destro dell’attacco: il centrocampista frusinate è abile a procurarsi lo spazio per far partire un diagonale millimetrico che manda la palla nell’angolino basso della porta difesa da Desplanches.
Gli abruzzesi non si deprimono e vanno vicinissimi a un nuovo vantaggio già al 6’, quando Di Nardo s’invola sempre sul fronte sinistro dell’attacco e supera anche Palmisani. É attento però Monterisi a proteggere la porta, salvando proprio sulla linea.
Al 10’ ci prova per il Frosinone Ghedjemis, senza però inquadrare i pali della porta pescarese.
Di ben altra pericolosità è il colpo di testa di Capellini che chiama Palmisani a un intervento tutt’altro che agevole.
Ci prova poi Letizia al 15’, quando la sua conclusione è smorzata dalla difesa e manda il pallone docilmente tra le braccia di Palmisani.
Sfiora il vantaggio il Frosinone al 20’ con Caló, la cui conclusione a giro manda la sfera a sorvolare la traversa.
Al 23’ è Dagasso che conclude da posizione defilata centrando l’esterno della rete, due minuti più tardi è ancora Ghedjemis a portare insidie alla porta pescarese, ma il tiro è troppo centrale e prevedibile per creare danni concreti a Desplanches.
La gara si placa, parimenti all’ardore delle due contendenti.
Al 37’, su un corner per i locali, Faraoni spinge Caló e poi deposita il pallone nella porta sguarnita, ma in luogo del gol rimedia soltanto un’ammonizione.
É l’ultima emozione della prima frazione. Le squadre vanno negli spogliatoi sull’1-1.
LA RIPRESA
Dopo una fase di studio, è il Frosinone a rendersi pericoloso, con una bella manovra conclusa di testa acrobaticamente da Raimondo: Desplanches risponde presente e blocca in tuffo.
Il gol arriva solo un minuto più tardi, al 56’, per merito di Anthony Oyono, che scaglia un autentico bolide alle spalle dello stupefatto Desplanches.
Gli abruzzesi non ci stanno e cercano di ripristinare la parità con Caligara, il cui tiro sorprende un po’ Palmisani, che comunque con un pizzico di fortuna riesce a deviare la sfera in corner.
Meazzi, appena entrato per Dagasso, cerca gloria dal limite ma trova pronto Palmisani.
Ancora duello Caligara-Palmisani al 69’ e stavolta il portiere alatrense dice no senza alcuna incertezza.
Al 75’ Zilli, appena entrato, va vicino al gol del 3-1, ma l’estremo difensore pescarese si oppone in modo efficace e salva la sua porta.
Altro… match-ball per i ciociari all’86’, quando Ghedjemis si cimenta nel suo dribbling a rientrare con tiro a giro susseguente, ma il portiere pescarese è in giornata di grazia e dice no.
Ribadisce il concetto Desplanches all’87’, quando intercetta la bordata da posizione defilata di Koutsoupias, negandogli la doppietta.
E così accade che i pescaresi vadano vicinissimi al pareggio con Faroani, che calcia a colpo sicuro ma trova Cittadini appostato sulla linea di porta, che poi giustamente esulta come se avesse fatto gol. Si gioca fino al 98’, ma il risultato non cambia: tre punti d’oro per il Frosinone, che ora è in fuga.