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Il grande risiko delle elezioni

Massimo Pizzuti
Parlamentari uscenti ed aspiranti senatori e deputati stanno rifacendo i conti in base alla penuria di postazioni disponibili nel Lazio.
Luglio 23, 2022
Antonio Pompeo

Tutti i movimenti accellerati della politica in vista dell’appuntamento del 25 settembre nel quale verranno eletti Camera e Senato. La macchina organizzativa dei partiti si è messa in moto anche se in tutte le segreterie c’è da fare i conti con un considerevole numero di parlamentari che non verranno riconfermati e con le legittime aspirazioni di centinaia di amministratori in tutta Italia (in particolar modo sindaci della Lega e del Pd) che, per la mancata approvazione del terzo mandato, stanno facendo pressioni molto forti per ottenere la possibilità di entrare in Parlamento.

Zingaretti si dimetterà in occasione della presentazione delle liste.

Pare certo che il presidente della Regione Lazio si dimetterà nel momento in cui verranno presentate le liste e partirà la campagna elettorale. Un mese prima del voto, quindi intorno al 22 agosto. Questo significa che si voterà per l’elezione del nuovo consiglio regionale tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Nel frattempo la presidenza della Regione passerà a Daniele Leodori, l’attuale vice di Zingaretti. Il governatore con tutta probabilità guiderà la lista proporzionale al Senato oppure quelle della Camera dei collegi Lazio 1 (Roma) e Lazio 2 (Rieti-Viterbo e Frosinone Latina).

Pompeo tenterà l’assalto al maggioritario della Camera di Frosinone in quota Pd

Antonio Pompeo che a malincuore ha dovuto abbandonare le residue speranze dell’approvazione del terzo mandato per i sindaci dei comuni oltre i 15.000 abitanti potrebbe giocarsi delle chances di approdare in Parlamento attraverso la candidatura nel collegio maggioritario della Camera di Frosinone. Potrebbe giocarsi la grande visibilità ottenuta in dieci anni di presidenza dell’ente di Piazza Gramsci e soprattutto un consenso trasversale assai forte in molti comuni del nord della Provincia. Inoltre un’eventuale candidatura, anche in caso di sconfitta, potrebbe diventare un buon trampolino di lancio per il successivo tentativo (già in programma) di approdare alla Pisana.

La corsa ai maggioritari. Il centrodestra punta le province. Il centrosinistra Roma

Parlamentari uscenti ed aspiranti senatori e deputati stanno rifacendo i conti in base alla penuria di postazioni disponibili nel Lazio. Al Senato i collegi maggioritari saranno 6 di cui uno soltanto e peraltro in comune, tra Frosinone e Latina. Ci saranno poi altri 12 senatori che entreranno, in tutta la Regione, con la quota proporzionale. Alla Camera, nel Lazio 2 (Rieti – Viterbo – Frosinone e Latina) verranno eletti 5 deputati nel maggioritario e 7 nel proporzionale. Le sfide del maggioritario del collegio Lazio 2 vedono nettamente favoriti i candidati del centrodestra e per questo si è già scatenata la corsa dei partiti per mettere su di essi la propria bandierina. Il Pd allargato (l’area Draghi) tenterà di conquistare i collegi di Roma Centro sfruttando, eventualmente, l’accordo che Letta cercherà di stringere con Carlo Calenda.

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