Sarà tutta colpa di Otto von Bismarck a cui si attribuisce l’idea di stabilire l’inizio dell’anzianità (o terza età come si dice oggi) al raggiungimento dei 65 anni, anche se adesso la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria si batte per alzare l’asticella a 75 anni, evidenziando che: “Un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa e un 75enne quella di un individuo che aveva 55 anni nel 1980”.
Sta di fatto che a Cervaro, se vuoi acquistare un loculo al cimitero, devi aver compiuto almeno il 65° anno di età, altrimenti nisba. L’unica eccezione è prevista per chi non è sposato e non ha parenti entro il 3° grado (tipo uno zio o un nipote in linea collaterale o un bisnipote o un bisnonno in linea diretta): cioè se sei solo, e molto probabilmente anche un po’ disperato se neanche il Comune vuole venderti un loculo al cimitero! Del resto se hai la fortuna di avere ancora un bisnonno e l’avventata idea di lasciare questo mondo prima di lui, il loculo te lo cede quello. Tranquillo.
Dunque, tirando le fila (o le cuoia, fate voi) il Comune di Cervaro è intenzionato a costruire nuovi loculi nel civico cimitero, ma prima di mettere mano a cemento e cazzuola – visto i costi che le costruzioni hanno raggiunto oggi – vuole essere certo che ci sia ‘mercato’ ovvero che il prodotto si venda e non si stiano buttando soldi che poi non rientrano… in cassa.
I preposti uffici hanno quindi emesso un avviso pubblico per raccogliere le ‘manifestazioni di interesse’ di quanti sono intenzionati ad acquisire in concessione (per 40 anni) un nuovo loculo nel cimitero comunale.
Ci sono, però, una serie di ‘requisiti’ per ottenere il ‘fornelletto’ dove infine far riposare le proprie ossa: prima di tutto si deve essere residenti – o essere stati residenti – nel comune di Cervaro e poi, soprattutto, aver compiuto i 65 anni d’età. In alternativa – come detto – non si deve avere coniuge o parenti o affini entro il 3° grado, in tali casi non c’è limite d’età.
Il coniuge del defunto può chiedere un loculo a fianco della sepoltura del suo compagno, purché non né abbia già un altro libero; se invece il coniuge è ancora vivo e ha ottenuto una concessione avendo superato 65 anni d’età, il partner può chiedere un loculo a fianco a quello a lui assegnato, purché sempre non ne abbia già un altro “non utilizzato”.
Infine, non può essere rilasciata più di una concessione per nucleo familiare e per massimo due loculi a concessione. Una volta raccolte le ‘manifestazioni di interesse’ e l’affare sia giudicato fattibile dall’amministrazione comunale, gli interessati saranno chiamati a confermare l’impegno e versare un acconto al Comune.