Il mio nemico amatissimo

Nel rimescolamento completo delle alleanze nel capoluogo si profilano scenari clamorosi: l’appoggio di Domenico Marzi a Riccardo Mastrangeli anche nel 2027, l’ipotesi di convergenza del Pd sul candidato sindaco del Psi Vincenzo Iacovissi. Ma attenzione alle variabili: Fratelli d’Italia, Massimiliano Tagliaferri, Forza Italia.

 

Non succede nulla. Come se non fosse successo niente. Assenza di riunioni, mancanza assoluta di verifiche politiche (chissà perché poi). Ma questa situazione da “Ore 10 calma piatta” avvantaggia esclusivamente il sindaco Riccardo Mastrangeli.
Per il resto, al centrodestra frusinate manca… il centrosinistra. E viceversa.
La coalizione trasversale che ha sostituito la maggioranza si regge sulla totale assenza di opposizione. Il sindaco Riccardo Mastrangeli lo ha capito prima e meglio di tutti e dunque va avanti alla giornata. Consapevole della fragilità del quadro, ma pure del fatto che nella primavera del 2027 si voterà in contemporanea con Roma e che dunque i leader regionali dei partiti del centrodestra non potranno consentire il “tana libera a tutti” a Frosinone. Anche se naturalmente variabili e rischi ci sono comunque.
Intanto il Psi di Gian Franco Schietroma ha accelerato sul progetto di presentarsi ancora una volta per conto proprio la prossima volta, con una coalizione di tre liste: una di partito, due civiche.
Il Pd è fermo al palo di una stagione congressuale paradossale e logorante. L’ex capogruppo Angelo Pizzutelli è pronto a sbattere la porta definitivamente. E stupisce non poco il fatto che due ex sindaci come Domenico Marzi e Michele Marini non abbiano da tempo rinnovato la tessera dei Dem. Senza che nessuno abbia neppure provato un’operazione di “recupero”. Inoltre entrambi appoggiano Riccardo Mastrangeli. Michele Marini direttamente, con la sua lista rappresentata da Andrea Turriziani e Francesco Trina. Domenico Marzi garantendo il numero legale unitamente ad altri due esponenti della civica di riferimento: Alessandra Mandarelli e Carlo Gagliardi. Insomma, in altri tempi il Pd avrebbe messo in campo una ben diversa determinazione. Per tutte queste considerazioni potrebbe concretizzarsi uno scenario di questo tipo: sostegno del Pd al candidato del Psi, Vincenzo Iacovissi. Un modo per ricucire il centrosinistra e per proseguire con lo schema di Ceccano, che ha visto i Socialisti appoggiare Andrea Querqui, dei Democrat.
Dicevamo che proprio la totale assenza di un’opposizione consente al centrodestra di andare avanti tra strappi, lacerazioni e paradossi. Fratelli d’Italia è il partito di maggioranza nel Paese e nel capoluogo esprime il gruppo più numeroso, con 5 consiglieri e 2 assessori. Eppure sul piano di mobilità urbana (principale argomento amministrativo) non è d’accordo su tanti aspetti ed è stato spesso bypassato. Risultato? Guerra fredda.
Massimiliano Tagliaferri, presidente del consiglio comunale e punto di riferimento ormai “storico” del centrodestra frusinate, ha lasciato la Lista Ottaviani. Risultato? Grande “gelo”.
La Lista per Frosinone del vicesindaco Antonio Scaccia (coordinatore regionale dell’associazione del generale Roberto Vannacci, europarlamentare e vicesegretario della Lega) da mesi ha marcato una distanza politica forte da Mastrangeli. Chiedendo il “recupero” di Forza Italia e una riflessione profonda sul gioco di sponda con la Lista Marzi. Appelli al vento.
Quindi ci sono i 9 “dissidenti” eletti nel centrodestra, 6 dei quali provenienti dalle liste civiche di Riccardo Mastrangeli e Nicola Ottaviani. L’attuale sindaco e il suo predecessore.
Eppure in realtà non accade nulla, perché c’è la convinzione diffusa che nel 2027 saranno comunque tutti dalla stessa parte. L’unico dubbio vero riguarda Forza Italia, perché il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone non ha cambiato idea sulla situazione politica del Comune capoluogo. Ma si vedrà.
Rimane inspiegabilmente in secondo piano il tema principale: la perdita di residenti. Sì insomma, lo spopolamento. Ogni tanto si fa riferimento alla Stazione Tav, che però sta assumendo i contorni di una “chimera”. Sul piano progettuale si aspetta…lo studio di fattibilità. Nessun segnale vero che l’opera possa essere prevista seriamente. E qualora dovesse esserlo (prevista seriamente intendiamo),passerebbero non meno di tredici anni per ultimarla. Dunque nell’immediato non cambia nulla. E nel frattempo? Nessun progetto vero e fattibile per aumentare l’attrattività del capoluogo e invertire il trend. Però questo è un tema amministrativo. Sul piano politico le debolezze del centrodestra e del centrosinistra hanno prodotto la coalizione trasversale. Altrettanto debole.
Per chiudere alcune indiscrezioni sempre più insistenti. Nel 2027 ci sarà una coalizione trasversale sul modello di quella che oggi appoggia Mastrangeli. Nella quale troveranno posto la Lista Marzi, la Lista Marini e il Polo Civico. Più naturalmente la “gamba” principale, quella del centrodestra: Lega, Lista Ottaviani, Lista Mastrangeli, Lista per Frosinone. Non ci saranno gli “azzurri”. Quanto a Fratelli d’Italia, le decisioni vere saranno prese lungo l’asse Paolo Tracassini, Massimo Ruspandini, Fabio Tagliaferri. Partita da tripla.