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Il posto fisso? A Cassino non lo vuole nessuno

Cesidio Vano
Dopo i rifiuti dei ‘propri’ candidati, il Comune si fa ‘prestare’ le graduatorie da San Severo (FG).
Novembre 2, 2022
Il palazzo comunale di Cassino

Il posto fisso? Una faticata trovare chi lo vuole. Almeno a Cassino, dove il Comune sta sudando le proverbiali sette camicie per trovare tre impiegati da piazzare negli uffici rimasti più sguarniti.

Alla fine, il Municipio della Città martire si è dovuto rivolgere al Comune di San Severo, in provincia di Foggia, per farsi ‘prestare’ una graduatoria idonea di concorso pubblico, dopo che i candidati che avevano partecipato alla selezione bandita dal Comune di Cassino hanno rinunciato all’assunzione.

La storia che non ti aspetti la racconta la determina n. 2236 dello scorso 28 ottobre, con cui l’ente di piazza De Gasperi ha dato atto dell’esito della ‘manifestazione di interesse’ tramite la quale ha provato a sondare la disponibilità ad accettare il posto di lavoro a Cassino da parte di candidati in graduatoria presso altri enti locali in tutta Italia.

Ormai da diversi mesi, il Comune è alla ricerca di tre collaboratori amministrativi (categoria B3) e deve concludere le procedure di assunzione entro la fine di quest’anno, per rispettare le indicazioni del piano di fabbisogno del personale.

Per selezionare il personale desiderato, in prima battuta, il Comune ha utilizzato lo scorrimento delle proprie graduatorie, ma gli idonei convocati hanno rifiutato di accettare il lavoro.

L’ente municipale ha così deciso di far ricorso alla procedura prevista dall’articolo 3 del Regolamento comunale per le procedure concorsuali, il quale consente al Municipio di ricoprire “i posti disponibili utilizzando gli idonei di graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni pubbliche appartenenti al comparto Funzioni Locali, utilmente collocati in graduatorie a seguito di concorsi o selezioni indetti per la copertura di posti a tempo determinato o indeterminato, in profilo professionale analogo o equivalente a quello da ricoprire. L’utilizzo può avvenire previo accordo tra le amministrazioni interessate, stipulato anche successivamente all’approvazione della graduatoria”.

Inoltre, il ricorso a tale tipologia di selezione è consentita quanto “occorra semplificare i procedimenti di selezione, economizzare gli atti, ridurre i tempi ed i costi occorrenti per la copertura dei posti vacanti” e con la scadenza al 31 dicembre prossimo è necessario accelerare.

Quindi è stato affisso l’avviso pubblico con cui si è chiesto ai candidati idonei di manifestare il proprio interesse all’assunzione. Una volta però raccolte le (poche) candidature pervenute, è stato necessario chiedere agli enti detentori delle graduatorie la disponibilità a cederle a Cassino. E non tutti sono stati disponibili. L’unico okay è arrivato dal Comune di San Severo, nel Foggiano, che ha concesso il benestare per la graduatoria collegata al concorso per profilo professionale di Operatore CED (centro elaborazione dati) ritenuta equivalente al profilo di Collaboratore amministrativo.

Il Comune di Cassino ha potuto così chiede la disponibilità a 22 candidati idonei di quella graduatoria: in tredici hanno rifiutato di lavorare a Cassino; cinque non hanno proprio dato riscontro alla richiesta e per loro è scattato il ‘rifiuto d’ufficio’, quattro hanno accettato di effettuare il colloquio di lavoro.

L’ente ha potuto così convocare i primi tre, dei quattro disponibili, per l’assunzione e la sottoscrizione del contratto individuale di lavoro. Non è ancora finita, però. Perché ora i neo assunti debbono superare anche la visita medica preventiva da parte del medico del lavoro competente per l’idoneità psico-fisica alle mansioni proprie del profilo di Collaboratore amministrativo, per l’espletamento dei compiti di servizio.

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