La morte di Maurizio Costanzo all’età di 84 anni ha scosso il mondo del giornalismo e dello spettacolo. Un uomo di infinita cultura che con la sua verve e la sua immaginazione ha letteralmente cambiato i linguaggi dei media nel nostro Paese, ideando format originali e rivoluzionando il panorama televisivo italiano. Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha voluto dedicare un pensiero all’indimenticabile Maurizio Costanzo, scomparso oggi.
Francesco Rocca: il messaggio del presidente della Regione Lazio in ricordo di Maurizio Costanzo
Ecco le parole con le quali il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca ha ricordato con un post su Facebook Maurizio Costanzo: “Un giornalista e uomo di spettacolo, ma anche autore, scrittore e grande intenditore di musica. Un colosso poliedrico che oggi il nostro Paese perde. Mancherà a tutti noi Maurizio Costanzo, una figura unica che ha saputo influenzare e raccontare il costume dell’Italia dagli anni del boom economico ad oggi”.
La carriera di Maurizio Costanzo iniziò nel 1956, a soli diciotto anni, come cronista nel quotidiano romano “Paese Sera“. Nel 1963 esordì come autore radiofonico per uno spettacolo affidatogli da Luciano Rispoli a Radio Rai dal titolo “Canzoni e nuvole”, condotto da Nunzio Filogamo. Nel 1966 è coautore del testo della canzone “Se telefonando”, scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina.
Negli Ottanta, con l’approdo alla galassia Mediaset di Silvio Berlusconi, è stato il primo motore immobile del Maurizio Costanzo Show, unico format televisivo che in quasi 40 anni ha resistito al passare del tempo rimanendo fedelissimo al suo stile inconfondibile.
Ha scritto numerosi libri, tra i quali “Chi mi credo di essere” (2004, in collaborazione con Giancarlo Dotto), “E che sarà mai?” (2006), “La strategia della tartaruga” (2009), “Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi” (2015), “Vi racconto l’Isis” (2016) e “Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti” (2022).