Pochi annunci e alcune ‘figuracce’ davvero pesanti. Un anno di amministrazione Celentano non ha inciso più di tanto nella vita quotidiana dei latinensi. La nuova gestione post Coletta appare però caratterizzata da vane attese e delusioni per la mancanza di una visione di insieme. In molti si aspettavano una programmazione per più organica ed in linea con l’obiettivo del rilancio della città, in vista del suo centenario.
I FATTI E LE ‘FIGURACCE’
Il provvedimento più visibile è quello legato all’isola pedonale. Una ‘riapertura’ parziale criticata da alcuni ma auspicata da tempo da tanti operatori commerciali. Pesano semmai i finanziamenti persi, quelli per i nidi e per le piste ciclabili. Ma soprattutto l’incapacità di gestire il patrimonio dell’ente, dalla questione del Garage Ruspi all’ex Banca d’Italia, fino alle più recenti dichiarazioni sul futuro per ora incerto di Palazzo Key.
La brutta figura nazionale della candidatura di Latina a capitale della cultura, pesa poi come un macigno. È stata descritta una Latina che non esiste, senza nessuna visione e , soprattutto, con alcune verità che sono emerse veramente umilianti. Latina non ha posti letto per i turisti, nonostante gli 8 alberghi a 4 stelle del tutto inventati dalla relatrice, e i 10 B&B che apparivano ridicoli rispetto alla ricettività prevista di migliaia di turisti per la capitale della cultura. La commissione giudicante si è ben presto resa conto dell’impreparazione della città a ricoprire un ruolo di così alto prestigio sul piano nazionale. Altra ‘figuraccia’, gli “Stati Generali del Mare”, che organizzati dal Comune di Latina, si sono rivelati un flop clamoroso. Poche decine di persone erano presenti in platea per un evento per il quale il Comune di Latina ha impegnato 40.000 euro.
LA ‘PERLA’ DEL BANDO COPIA-INCOLLA
Ha fatto quindi scalpore il bando copia-incolla per il progetto di riqualificazione del centro storico. A marzo l’ente ha pubblicato un avviso pubblico per una manifestazione di interesse finalizzata alla formazione di un elenco di operatori economici per l’affidamento dei servizi, aventi ad oggetto: incarico per la redazione di una proposta progettuale generale, del nucleo storico della città. Hanno partecipato in tantissimi, tra progettisti singoli e team di professionisti. Si è quindi scoperto che il Comune di Sulmona nel 2020 ha messo a bando il progetto per la pedonalizzazione del centro utilizzando esattamente le stesse frasi. Lecito chiedersi se per sancire dei criteri abbiamo bisogno di copiare l’atto di un piccolo Comune dell’Abruzzo. Ad ogni modo, uno dei novanta soggetti che hanno risposto alla manifestazione di interesse ed è allo scoperto, chiedendo lo stop in autotutela della procedura. Ora il rischio, nel caso in cui il Comune tiri dritti, è che qualcuno dei partecipanti decida di impugnare l’individuazione del soggetto che, per 46 mila euro, redigerà una proposta progettuale generale, del nucleo storico della città.
LE SPERANZE
E’ sul piano urbanistico che l’amministrazione sembra puntare per cambiare il volto alla città. Il sindaco Celentano ha spiegato che hanno lavorato fin dall’insediamento per arrivare a una visione complessiva di città diversa da quella di oggi, basata su un progetto con una pedonalità diffusa, parcheggi sotterranei. L’assessore Annalisa Muzio ha avviato progetti finanziabili con il Pnrr e punta al fatto che “bisogna riportare in centro gli studenti, che l’accordo con La Sapienza prevede la condivisione e non la cessione di Ex garage Ruspi e Banca d’Italia, che è stato pubblicato l’avviso per l’incarico per il Ppe nel centro storico R0, che è in via di revisione quello per la marina e che è stata approvata la delibera per la delega al Comune dalla regione in materia urbanistica”. Non resta che vedere se questi interventi saranno in grado di ridare un barlume di speranza di cambiamento ad una città immobile, per non dire atrofizzata.