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Il termovalorizzatore si farà a Santa Palomba, il sindaco Gualtieri frena le discariche nella Capitale

Marco Battistini
Il Comune di Roma realizzerà un termovalorizzatore da 600 mila tonnellate annue in un’area industriale a Santa Palomba. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha fissato il cronoprogramma che porterà la Capitale ad avere un nuovo impianto per lo smaltimento dei rifiuti. Specificando le modalità della manifestazione di interesse per realizzarlo.
Dicembre 2, 2022
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma

ll termovalorizzatore di Roma sarà realizzato nell’area industriale di Santa Palomba e nella Capitale non saranno realizzate nuove discariche.

Lo ha annunciato il sindaco di Roma e commissario di Governo, Roberto Gualtieri, illustrando il Campidoglio le due ordinanze con cui ha chiuso la Vas (valutazione ambientale strategica) sul piano rifiuti di Roma, ha dato l’ok al piano stesso, stabilito la realizzazione di un termovalorizzatore e ha indetto una manifestazione di interesse per la progettazione dell’impianto, progetto da mettere successivamente a gara. “La seconda ordinanza verte sul termovalorizzatore, stabilisce l’apertura della manifestazione di interesse, dispone la realizzazione del termovalorizzatore e impone il vincolo di destinazione in un’area di 10 ettari nella zona industriale di Santa Palomba”, ha detto Gualtieri che poi ha spiegato che siccome gli scarti del termotrattamento saranno molto bassi “non realizzeremo nessuna discarica Roma legata al termovalorizzatore e smetteremo già nel periodo transitorio di usare le discariche della provincia di Roma e delle altre province del Lazio. Usciamo così dal sistema discariche strutturalmente”. Nel dettaglio, gli scarti prodotti dal termovalorizzatore saranno “10mila tonnellate saranno smaltite in discariche per inerti ma non a Roma e avverrà a cura di chi gestirà l’impianto- ha aggiunto Gualtieri– Il poco più del 4% di ceneri leggere prodotte saranno rifiuti speciali che verranno trattati fuori da Roma Capitale”. La posa della prima pietra del nuovo termovalorizzatore è prevista per la primavera del 2024 e sarà completato nel 2026.

OSSERVATORIO SUGLI IMPIANTI

Durante la procedura di Valutazione di impatto del Piano rifiuti della Capitale “sono pervenute oltre 600 osservazioni che ci hanno permesso di rafforzare alcuni aspetti. Ci sarà un osservatorio indipendente che monitorerà la realizzazione e il funzionamento del termovalorizzatore e degli impianti previsti nel piano rifiuti e quindi dovrà verificare costantemente che siano usate le migliori tecnologie che dovranno garantire il massimo livello di protezione ambientale”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in qualità di commissario straordinario di governo per il Giubileo, in occasione della presentazione in Campidoglio “di due importanti ordinanze con le quali si chiude la procedura di Vas e si dà piena operatività al piano rifiuti presentato ad agosto”, ha spiegato Gualtieri.

L’avvenuta conclusione di questo processo di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) rappresenta un passaggio fondamentale che ha consentito di arrivare alla definitiva approvazione del Piano, comprensivo anche dei due impianti di selezione delle frazioni secche da raccolta differenziata, dei 2 impianti per la digestione anaerobica della frazione organica e dei centri di raccolta. La manifestazione d’interesse riguarda la progettazione, l’autorizzazione all’esercizio, la costruzione e la gestione di un impianto di termovalorizzazione e degli impianti “ancillari” deputati alla gestione dei rifiuti residui decadenti dal trattamento termico (ceneri), la mitigazione delle emissioni di anidride carbonica (cattura della Co2) e l’ottimizzazione della distribuzione dei vettori energetici recuperati (produzione e distribuzione dell’energia termica prodotta). Le proposte dovranno contenere un progetto di fattibilità, una bozza di convenzione, il piano economico-finanziario e la specificazione delle caratteristiche del servizio e delle modalità di gestione.

La ricezione di tali proposte si svolgerà nel corso dei prossimi tre mesi. Verrà scelta quella considerata migliore, sulla base di criteri che per l’80% terranno conto dell’aspetto tecnico e per il restante 20% dell’aspetto economico. 

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