Tutto come previsto ma percentuali al di là di ogni previsione per il partito della Meloni in provincia di Frosinone. Dove chiude al 33,69%.
Al secondo posto il Pd con il 17%. Poi Forza Italia davanti alla Lega: 12,81% per gli azzurri, 11.90% per il Carroccio. Qui fa scalpore il fatto che era in campo l’unico candidato locale di spessore, Mario Abruzzese. L’ex presidente del Consiglio regionale pur supportato dall’assessore regionale Ciacciarelli e dall’ex sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani non ha portato a sfondare la Lega. Quasi certa, di conseguenza, la mancata elezione a Bruxelles. A meno di un’improbabile exploit su Roma che gli permetta di recuperare le 8.000 preferenze che lo separano dal Susanna Ceccardi. Il partito di Salvini è stato surclassato anche nel capoluogo da Forza Italia. Male il Movimento 5 Stelle che si ferma al 10,69%. Alleanza Verdi e Sinistra fa registrare il 5,40%. Ancora presto per un’analisi completa del dato elettorale. Spicca l’ottima performance “di partito” di Fratelli d’Italia. La compagine provinciale guidata da Massimo Ruspandini mantiene le consegne della segreteria nazionale riuscendo ad ottenere un vero plebiscito in termini di preferenze espresse.
Il Pd paga l’assenza di un riferimento locale tra i candidati e si ferma al 17%. Nel primo scontro dopo la rottura De Angelis-Battisti l’ex presidente del Consorzio Industriale mostra subito i muscoli mettendo oltre 4.000 di scarto tra le oltre 7.000 preferenze di Nardella e le 2.900 di Ricci il candidato sostenuto dalla consigliera regionale dell’area di Mancini.
Movimento 5 Stelle ai minimi storici anche in Ciociaria che chiude al 10,69% mentre Alleanza Verdi e Sinistra con il 5,40% sopravanza i gruppi di Renzi (Stati Uniti d’Europa 3,39%) e di Calenda (Azienda 1,99%) che come è noto non hanno superato la soglia di sbarramento e non avranno rappresentanti in Europa.
Sulle preferenze a parte il plebiscito per Meloni tutto secondo pronostico per Nicola Procaccini e Squarta (quest’ultimo porta a casa oltre 7.500 preferenze). Ottime prestazione della candidata sostenuta da Francesco Rocca, Civita Di Russo che va oltre le 5.000 preferenze e di Ciccioli (4.081) un altro dei big di Fratelli d’Italia.
Da segnalare l’ottima performance di Rossella Chiusaroli che sfiora le 10.000 preferenze in provincia ma ne totalizza 22.000 nella circoscrizione e che, per ora prima dei non eletti considerando le dimissioni di Antonio Tajani, si appresta a recitare un ruolo da protagonista in un eventuale rimpasto alla Regione.