La tregua regge in Consiglio regionale. Passa infatti a maggioranza (30 favorevoli e 12 contrari) la proposta di legge regionale n. 166 del 15 luglio 2024, concernente: “Variazioni al bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2024-2026. Disposizioni varie”, illustrata in Aula dall’assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini. Si tratta di un provvedimento che all’articolo uno autorizza variazioni al bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2024-2026. La proposta di legge era stata posta all’esame dell’Aula con 16 articoli ma ne sono stati aggiunti altrettanti durante l’esame, di cui 12 proposti dallo stesso assessore Righini, due dal consigliere Mario Luciano Crea (Lista civica Rocca) e uno ciascuno per Marietta Tidei (Italia Viva) e Sara Battisti (Pd). Le operazioni di voto si sono svolte come da copione. La maggioranza di centrodestra non ha avuto problemi nel confermare la sua forza unitaria, in attesa dei possibili cambi in giunta e nelle partecipate.
LE SCOSSE DI FI
Mentre a Roma va in scena la tregua armata, sul fronte pontino scricchiola la coalizione di centro destra. A Terracina mercoledì si è consumato uno ‘strappo’ pericoloso. Il gruppo di Forza Italia infatti ha votato insieme all’opposizione contro la delibera di assestamento di Bilancio. Non si esclude che il sindaco Giannetti possa prendere delle serie decisioni e defenestrare l’assessora forzista Antonella Isolani. Appare evidente come si sia rotto sicuramente l’idillio (se mai ci fosse stato) tra FI e gli alleati. Le recenti tensioni sono d’altronde la conseguenza dello scontro avvenuto ad aprile sul consiglio di amministrazione di Acqualatina. Forza Italia, proprio dopo quella vicenda, ha scelto di non dialogare con Fratelli d’Italia e Lega in Consiglio provinciale, preferendo allearsi con Partito democratico e civiche.
LA BATTAGLIA SULL’APPIA
La Regione Lazio potrebbe prendere in considerazione la possibilità di intervenire presso i pertinenti organi statali per ottenere una revisione della decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Una mozione, firmata dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Eleonora Mattia e Salvatore La Penna, suggerisce di includere nel riconoscimento della storica “Via Appia – Regina Viarum” anche i tratti che attualmente risultano esclusi. Queste aree, che riguardano i comuni di Lanuvio, Velletri, Nemi e Genzano nel territorio dei Castelli Romani e diversi comuni della provincia di Latina, come Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia e Terracina, meritano di essere parte di un patrimonio culturale pienamente riconosciuto. Un modo per poter in qualche modo coinvolgere ed unire tutte le istituzioni per una battaglia condivisa.