L’incidente ferroviario sulla linea Torino-Napoli verificatosi lo scorso 3 giugno nei pressi della galleria Serenissima a Roma, dove l’ultima carrozza del Freccia Rossa è schizzata via fuori dai binari non può passare in cavalleria. In altri termini, è assolutamente indispensabile indagare a fondo su quanto accaduto. Forse non ci si rende conto della gravità del fatto. Provate ad immaginare se il deragliamento si fosse verificato col treno incorsa a 300 chilometri all’ora. Dopodiché occorre risarcire a dovere i passeggeri danneggiati (la scena dei viaggiatori che percorrono a piedi la galleria per mettersi in salvo è degna di un paese del terzo mondo).
Si muove su questa direttrice l’azione promossa dall’associazione Codici.
“Abbiamo predisposto un esposto alla Procura competente – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – affinché vengano accertati lo stato e le modalità della manutenzione sul tratto di linea dove si è verificato l’incidente. Come associazione siamo impegnati in aula nel processo per il deragliamento di Pioltello, il disastro ferroviario avvenuto il 25 gennaio del 2018 in cui persero la vita 3 persone. Fortunatamente questa volta non ci sono state vittime, ma è chiaro che bisogna fare piena luce sull’accaduto. C’è poi un altro aspetto da considerare, certamente non secondario, ed è quello delle conseguenze prodotte dall’incidente. Si è generato un caos che ha coinvolto migliaia di persone, considerando il ponte del 2 giugno. I passeggeri, costretti ad attese estenuanti, devono essere risarciti per i disagi subiti. I ritardi e le cancellazioni di questi giorni non possono essere certamente pagati dai viaggiatori”. Non solo. Codici sta raccogliendo le segnalazioni dei passeggeri danneggiati a causa dell’incidente del treno alta velocità avvenuto a Roma al fine di richiedere il risarcimento.