La prima cosa da spiegare è cosa s’intende per fragilità quando questa condizione fisico sanitaria irrompe nella scienza statistica. Si tratta della presenza di più patologie in individui di età uguale e superiore ai sessant’anni. Il concetto, facile da arguire, porta con sé uno strascico di conseguenze che alla fine della fiera pesano e non poco sullo stato sociale. Ebbene, Italia Longeva, l’associazione per l’invecchiamento e la longevità attiva, attingendo ai data base dei medici di famiglia, ha in questi giorni presentato una mappa precisa, disegnata addirittura su 89 province, dei fragili italiani che combattono con una o più patologie croniche invalidanti. Vediamo come stanno le cose per quel che concerne le province laziali.
La maglia nera per il maggior numero relativo di anziani affetti da fragilità grave spetta alla provincia di Rieti (14,4%), seguita da Salerno (12%) e Trapani (11,9). Ma anche per quel che concerne Frosinone il quadro non autorizza ad ottimismi di sorta (è al settimo posto). Nella top ten delle province con più over 60 che convivono con più di cinque patologie risultano appunto Salerno, Padova (unica provincia del nord), Crotone, Trapani, Napoli, Benevento, Frosinone, Barletta-Andria-Trani, Agrigento e Avellino. Campania e Sicilia presentano ben 7 province tra le prime 10 con le percentuali più elevate di soggetti con fragilità severa. Di contro, le città che mostrano una minore concentrazione di anziani con fragilità grave, con valori fino a dieci volte inferiori, sono Asti (1,9%), Macerata (2,1%) e Bolzano (2,4%).
Ma qual è l’importanza di questa indagine? La spiega Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva: “I numeri sulla prevalenza dei fragili e anche di chi è comunque colpito da più patologie può a esempio diventare una bussola per capire dove potenziare le cure sul territorio che stanno partendo proprio ora grazie ai fiondi del Pnrr e alla riforma (il Dm 77) in vigore da inizio giugno – commenta Bernabei. L’indagine fa emergere la presenza di un 6,5% di over 60 frequentanti medici di famiglia in condizioni di fragilità grave, un altro 14,1% colpito da fragilità media. Manco a dirlo, il record ce l’ha il sud, e il numero dii uomini in condizioni di salute precaria superano quello delle donne.