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Istat: nel 2021, nel Lazio oltre 17mila incidenti stradali. 288 i morti e oltre 23mila i feriti

Cesidio Vano
Nel 2021, si sono verificati nel Lazio 17.486 incidenti stradali che hanno causato la morte di 288 persone e il ferimento di altre 23.048
Gennaio 17, 2023
Uno dei tanti incidenti sulla Pontina

Nel 2021, si sono verificati nel Lazio 17.486 incidenti stradali che hanno causato la morte di 288 persone e il ferimento di altre 23.048. Lo rivela il “focus” dedicato alla nostra regione pubblicato dall’Istat.

I dati Istat sugli incidenti stradali: numeri in crescita dopo il lockdown

Va ricordato, come segnalano dall’Istat, che il 2021 è caratterizzato dalla ripresa graduale delle attività e del traffico stradale ma risente ancora di periodi di lockdown leggeri attuati durante l’anno e diversificati sul territorio. Rispetto al 2020 aumentano gli incidenti (+31,5%), le vittime della strada (+10,3%) e i feriti (+29,2%); per gli incidenti e i feriti gli incrementi sono maggiori di quelli rilevati nell’intero Paese (rispettivamente +28,4% e +28,6%) mentre per il numero delle vittime della strada l’incremento è minore di quanto registrato a livello nazionale (+20,0%).

Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte nel Lazio del 38,4%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2021 si registrano variazioni, rispettivamente di -36,0% e -30,1%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale rimane pressoché invariato (1,6 deceduti ogni 100 incidenti nel 2010 e 1,7 nel 2021), valore leggermente inferiore alla media nazionale (1,9 decessi ogni 100 incidenti). Nel 2021 l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) deceduti in incidente stradale si attesta su un valore inferiore alla media Italia (37,5% contro 43,9%).

I costi sociali degli incidenti stradali nel Lazio è valutato pari a 1,8 miliardi di euro (311,2 euro pro capite). La regione incide per il 10,9% sul totale nazionale.

Gli incidenti nelle province

Il maggior numero in assoluto di incidenti, nel 2021, si è verificato ovviamente nella provincia di Roma (14.031) facendo registrare 182 morti e 17.896 feriti; subito dopo c’è la provincia di Latina con 1.513 sinistri, 53 morti e 2.269 feriti; quindi la provincia di Frosinone con 883 incidenti, 28 morti e 1.383 feriti, seguono la provincia di Viterbo con 713 sinistri, 12 morti e 1.018 feriti e quella di Rieti con 346 incidenti, 13 morti e 482 feriti.

Piccoli segni di miglioramento

L’indice di lesività, tra il 2020 e il 2021 migliora leggermente (passa da 134,1 a 131,8) e diminuiscono anche sia l’indice di mortalità (da 2,0 a 1,7 decessi ogni 100 incidenti) che quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100), che diminuisce da 1,4 a 1,2.

L’incidentalità stradale – spiega l’Istat – è più alta nei capoluoghi, sul litorale e nelle province di Roma, di Frosinone e di Rieti, dove si concentrano i comuni in cui sono verificati più di 1,9 incidenti ogni 1.000 abitanti. Gli indici di mortalità e di gravità raggiungono i valori più elevati (rispettivamente, oltre 9 morti ogni 100 incidenti stradali e 5,1 morti ogni 100 persone morte o ferite in incidenti stradali), soprattutto tra i comuni delle province di Frosinone e Latina. L’indice di lesività raggiunge i valori più elevati (oltre 149,9 feriti ogni 100 incidenti stradali) nei comuni situati prevalentemente nelle province di Frosinone e Roma”.

Le strade urbane più a rischio

Il maggior numero di incidenti (13.414, il 76,7% del totale) si è verificato, nel 2021, sulle strade urbane, provocando 161 morti (55,9% del totale) e 16.918 feriti (73,4%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l’incremento maggiore si verifica sulle strade urbane (+33,0%), seguite dalle altre strade (+27,5%) e dalle autostrade (+24,4%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (3,5 decessi ogni 100 incidenti) e su autostrade e raccordi (2,1 ogni 100).

I mesi, giorni e orari più a rischio

Le misure di contenimento adottate per contrastare la pandemia e i periodi di lockdown attuati nei primi mesi dell’anno hanno influito sulla distribuzione temporale degli incidenti stradali sull’intero territorio nazionale.

Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati nel Lazio 4.301 incidenti (24,6% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza della riapertura di gran parte delle attività e del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 7.923 (il 45,3% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subito lesioni 10.630 persone (46,1%) e 136 sono decedute (47,2%). Il 75,3% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le tre e le quattro del mattino (4,2 morti ogni 100 incidenti), tra le 23 e le 24 (3,4 morti ogni 100 incidenti) e tra l’una e le due (3,2), valori superiori alla media giornaliera (1,7) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 40,2% degli incidenti notturni, il 47,1% delle vittime e il 42,0% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,8 decessi ogni 100 incidenti. I valori più elevati si registrano il venerdì e il sabato notte (rispettivamente 3,4 e 3,1 morti ogni 100 incidenti).

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