Due milioni di edifici che cadono in tocchi. 428 teatri chiusi. 450 chieste abbandonate. Fa spavento lo stato di degrado di una parte consistente del patrimonio artistico italiano. Su 200mila immobili di pregio architettonico, oltre seimila (quindi il 3%) versa in condizioni di decadenza. E l’aspetto della questione che fa più indignare è lo scaricabarile tra gli enti proprietari di queste mirabilia che in altri paesi meno ricchi del nostro sarebbero valorizzate al massimo grado. Il patrimonio artistico monumentale del Belpaese fa capo a diversi soggetti giuridici: Stato, regioni, comuni, privati, enti ecclesiastici, fondazioni. Epperò, quando ad uno di questi soggetti si fa presente che la tale chiesa o il tale palazzo stanno andando in malora la risposta è sempre la stessa: non è affar nostro. Italia Nostra ha elaborato una Lista Rossa molto accurata del patrimonio abbandonato. Gli immobili di pregio prossimi al crollo sono stati segnalati da cittadini volenterosi. Ciò significa che il numero dei beni preda del degrado potrebbe essere verosimilmente dieci volte più numeroso di quello mappato.
Per quanto riguarda il Lazio, Italia Nostra ha segnalato 35 strutture di pregio prossime ad andare in vacca se non si interviene per tempo. Vediamo quali sono.
Partiamo da Roma e provincia. Accademia della scherma (Roma). Casale di Palazzo Morgano (Roma). Casale della Cervelletta all’interno della Riserva Naturale Valle dell’Aniene (Roma). Casale Severa (Ciampino). Casale di Palazzo Morgano (Roma). Chiesa di Santa Maria ad Magos (Roma). Palazzo dei Massimi (Roma). Palazzo Medici Clarelli (Roma), Palazzo Silvestri Rivaldi (Roma). Scuderia di Villa Ada (Roma). Collegio Santo Cuore di Gesù a Ciampino. Ex Collegio Santa Francesca e collegio Sacro Cuore di Gesù a Velletri. Torre di Ammonte (Marino). Torre della Cancelleria (Albano Laziale). Torre Pierla e Dune di Polidoro (Fiumicino). Villa Romana a Ladispoli. Mausoleo dei Plauzi (Tivoli).
Viterbo. Castello Baglioni. Castelo dell’Anguilla. Chiesa di San Giovanni Decollato. Chiesa di Sant’Orsola. Convento di Sant’Agostino a Gallese (Vt). Chiesa di Santa Croce (Nepi). Ex convento monastero ospedale San Simeone (Viterbo). Orfanotrofio Stefani-Lepori (Civita Castellana). Palazzo Calabresi (Viterbo). Palazzo Chigi Albano a Soriano nel Cimino. Tumulo Poggio del Forno (Viterbo). Ex ospedale San Giovanni Decollato (Viterbo).
Veniamo a Latina. Borgo di Fogliano. Cappella gentilizia Pietro Fedele (Minturno). Castrum Ambrifi (Lenola). Chiesa Santa Maria delle Grazie (Sermoneta). Una sola segnalazione (chissà perché) di degrado per quanto riguarda la provincia di Frosinone: il Passo fortificato di Cancelli ad Atina.
Questo l’elenco delle rovine. Chi di dovere si metta una mano sulla coscienza.