Far da spettatori immalinconisce un po’, ma il calcio italiano dopo l’ebbrezza dell’Europeo non è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista.
La grande amarezza dell’esclusione dal mondiale in Qatar è senza dubbio la delusione più cocente, che nessun club tricolore è riuscito a mitigare attraverso imprese in Champions League. Come accade piuttosto di frequente da qualche anno a questa parte, eccoci a guardare gli altri nel rutilante palcoscenico dei quarti di finale, che ieri ha consegnato alla storia le sue prime semifinaliste.
Contrariamente ai pronostici della vigilia, Real Madrid e Villareal hanno eliminato il Chelsea e il Bayern. Se per i blancos non può parlarsi di sorpresa, perché il blasone e il colpaccio ai danni del PSG negli ottavi ponevano gli uomini di Ancelotti almeno sullo stesso piano dei londinesi, il verdetto dell’altro confronto è di quelli che fanno felici gli scommettitori arditi. La qualificazione del Villareal alle semifinali veniva infatti pagata 13 volte la posta, tanto era il divario ipotizzato dai bookmakers e dagli addetti ai lavori in generale.
L’impresa degli ottavi ai danni della Juventus veniva ascritta più alle colpe bianconere che non ai meriti del “sottomarino giallo” e nemmeno il successo spagnolo della gara di andata aveva turbato più di tanto chi ipotizzava una facile rimonta dei tedeschi. Illudendosi di ripetere l’impresa degli ottavi, con il Salisburgo ubriacato di gol dopo un match di andata equilibrato, i bavaresi hanno capito ben presto che stavolta le cose sarebbero state molto meno semplici.
Chiusa senza gol la prima frazione, il Bayern si è illuso grazie al solito Levandowski, ma quando tutti si apprestavano a scoprire cosa riservasse l’extra time, è arrivato il contropiede perfetto dei gialli. E così Chukwueze all’88’ giro di lancette ha gelato l’Allianz Arena e firmato la più grande sorpresa di questa edizione della Champions. A completare la doppietta spagnola ci ha pensato il Real, contro un Chelsea che ha onorato il suo ruolo di campione uscente giocando una gara sontuosa. Sembrava infatti che la rimonta impossibile fosse stata portata a compimento.
Dopo l’1/3 dell’andata, i Blues hanno messo in grandissima difficoltà i madridisti, andando a segno tre volte e ribaltando momentaneamente il verdetto. Anche stavolta però l’orgoglio dei pluricampioni ha fatto la differenza e da una giocata ad effetto di Modric è nato il gol di Rodrigo che ha delegato la decisione ai tempi supplementari. Con un Chelsea d’improvviso sulle ginocchia, i blancos hanno ripreso vigore, realizzando con il loro uomo più rappresentativo il gol che ha scongiurato i rigori e promosso l’undici spagnolo.
Stasera gli altri due confronti dei quarti di finale chiamano l’Inghilterra alla risposta. Salvo ulteriori colpi di scena, Liberpool e Manchester City faranno compagnia ai team di Emery e Ancelotti. Se per il Liverpool il retourn match con il Benfica appare poco più di una formalità, più consistente sarà l’ostacolo che l’Atletico Madrid di Simeone opporrà ai Citizens. Una tripletta spagnola appare difficile, ma non impossibile. Guardiola però non è tipo da sottovalutare gli antagonisti e questa sembra la garanzia più importante per gli inglesi, che al di là del responso numerico hanno mostrato all’andata una qualità debordante.