“E’ tempo che il mondo conosca la nostra gente”: a pronunciare questa frase fu il grande Umberto Mastroianni, al quale i natali li diede quel piccolo ma affascinante centro che è Fontana Liri il 21 settembre del 1910.
Parole che ben lasciano intendere quanto forte fosse l’amore del grande pittore e scultore per la sua terra, quella Ciociaria per il cui sviluppo culturale tanto si prodigò fino alla morte, avvenuta a Marino il 25 febbraio 1998. E non è un caso che porti lo stesso cognome di un altro eccelso figlio di questo lembo sud del Lazio, Marcello, anche lui nato a Fontana Liri e che, insieme a Nino Manfredi e Vittorio De Sica, ha profondamente connotato il cinema italiano, quello straordinario e d’autore che oggi non c’è più.
Un concetto che Umberto Mastroianni successivamente ampliò, affermando: “La Ciociaria deve svegliarsi, e assumere un ruolo autorevole nel nostro Paese. Le grandi cattedrali della sua cultura bisogna che si facciano sentire – i suoi figli meravigliosi dell’epoca ciceroniana facciano sentire il loro risveglio tardivo ma urgente. (…) Quindi invito tutti i Comuni ad un risveglio culturale che possa lasciare tracce di un nuovo Risorgimento. È tempo che il mondo conosca la nostra gente!”.
Un appello che oggi forse, e sottolineiamo forse, inizia ad essere accolto. Da un paio di anni a questa parte, infatti, e nell’ultimo in particolare, si assiste ad un certo fermento culturale, ad un progressivo risveglio, proprio quello di cui parlava Mastroianni, che sta portando sempre più alla ribalta nazionale la Ciociaria.
Uno scossone che sta facendo svegliare tutti da quel torpore che per troppo tempo ha “paralizzato” la nostra provincia. Tante e più organiche appaiono oggi le iniziative di promozione messe in campo dagli enti pubblici e dagli operatori privati: superato lo stand by dovuto al Covid, già dalla scorsa estate ma con una fortissima accelerazione da quella appena trascorsa (almeno astronomicamente), si è potuto assistere ad un incessante fiorire di eventi che hanno attirato decine di migliaia di visitatori da nord a sud del territorio, calamitando parte (ancora minima ma la strada è quella giusta) dei flussi turistici destinati a Roma o a Napoli.
Manifestazioni che hanno riempito i calendari giornalieri, proponendo eventi di tutti i generi e per tutti i gusti. Spesso, e questa è la nota maggiormente positiva, anche di notevole livello: su tutti può essere senz’altro annoverata la mostra “Il corpo e l’idea – La testa anatomica di Filippo Balbi”, visitabile fino al prossimo 29 ottobre negli splendidi locali della Certosa di Trisulti. Qui l’organizzazione è firmata dall’Associazione “Gottifredo” di Alatri che, dopo aver promosso il restauro dell’opera, di levatura mondiale, è riuscita ad ottenerne il prestito dal Museo della Medicina dell’Università La Sapienza di Roma, dove normalmente si trova e dove tornerà a fine mostra. Un’esposizione che, grazie anche alla magnifica location, ha finora fatto contare, dalla sua inaugurazione datata 5 agosto, oltre 13mila visitatori.
Ma questo è solo un esempio, che tuttavia, senza voler fare torti a nessuno, costituisce senz’altro il fiore all’occhiello di un’estate ciociara dai mille volti e dalle mille e una… notte di festa, divertimento e tanta cultura.
E che dire poi del boom dell’escursionismo in montagna? Le associazioni promotrici di “camminate” sui nostri magnifici monti si sono a dir poco decuplicate, come coloro che nel fine settimana scelgono il contatto diretto con la natura. E anche in questo caso nei gruppi che percorrono i sentieri sono sempre più numerosi gli appassionati provenienti da fuori provincia.
Insomma, un “risveglio” palpabile e foriero di positivi risvolti anche e soprattutto per l’indotto economico, che inizia a respirare dopo gli anni bui del Covid. Tutto ciò ha fatto sì che anche i grandi mass media aumentassero la loro attenzione per la nostra terra: si sono quindi moltiplicati i servizi sulle reti tv così come i reportage sulla stampa.
A dare il là è stata, probabilmente, la grande cassa di risonanza che ha avuto la visita, nell’aprile scorso, della celeberrima giornalista statunitense Oprah. Ospite del Palazzo della Fonte di Fiuggi, la star indiscussa del giornalismo a stelle e strisce insieme ad alcune amiche ha voluto “saggiare” le nostre montagne, accompagnata dalla guida Aegae Silvia Restante. Quindi, poco prima di tornare a casa, negli States, ha acquistato alcune pagnotte di pane presso l’Antica Forneria Ciociara di Torre Cajetani, si è fatta fotografare mentre ne decanta le qualità e ha postato la foto sul suo profilo Instagram da 23 milioni di follower. Un vero trionfo per il pane ciociaro e tutta la Ciociaria.
Quindi, solo per fermarci qui, due importanti pubblicazioni: la Guida di Repubblica dedicata ai “cammini” ciociari e ai suoi sapori e, proprio in questi giorni, lo sbarco in edicola dell’ultimo numero della rivista Meridiani, specializzata nel settore turistico: un intero numero dedicato alla Ciociaria, della quale vengono esaltati i monumenti, i personaggi, la storia, i centri più caratteristici, le prelibatezze enogastronomiche, le curiosità, le opportunità escursionistiche e tanto altro: 130 pagine dalle quali emerge una terra meravigliosa, che finalmente, come decenni fa auspicava Umberto Mastroianni, inizia a “svegliarsi”.
Spetterà adesso alla “politica” soffiare sulle vele finalmente gonfie di questa terra e adottare tutti i provvedimenti necessari a intensificare l’azione di promozione e valorizzazione del territorio, al fine di trasformare le sue enormi potenzialità in sviluppo, crescita, ricchezza e, soprattutto, posti di lavoro.