La Giunta capitolina ha approvato il Regolamento ‘Per la messa a disposizione di aree e impianti solari fotovoltaici di Roma Capitale a favore di comunità energetiche rinnovabili solidali’. Questo strumento consentirà di portare avanti gli obiettivi ambientali e sociali che l’Amministrazione si è posta dall’inizio della consiliatura e che ora diventano possibili dopo l’approvazione dei decreti attuativi sulle comunità energetiche da parte del Governo. Lo rende noto il Campidoglio. Dopo il passaggio in Giunta si dovrà ora passare dall’approvazione finale dell’Assemblea Capitolina. Il Regolamento prevede due procedure per realizzare Comunità energetiche rinnovabili (Cer) sul patrimonio edilizio di Roma Capitale. La prima riguarda gli impianti di proprietà del Comune. L’opportunità si crea quando le strutture sono chiuse, perché creando una comunità energetica si potrà condividere l’energia immessa in rete e beneficiare degli incentivi.
OK AD ENTI DEL TERZO SETTORE
Con la procedura prevista dal Regolamento, si potranno infatti coinvolgere enti del Terzo Settore nel costituire la Cer e promuovere progetti con obiettivi sociali e ambientali attraverso le risorse generate. La seconda procedura riguarda invece progetti proposti direttamente da enti del Terzo Settore (ETS), per realizzare impianti solari su tetti di edifici di proprietà del Comune e costituire Cer. La procedura è affidata ai Municipi in modo da individuare progetti che portino avanti obiettivi di interesse pubblico come ad esempio che intervengano per aiutare le famiglie in condizioni di povertà energetica, che riducano le bollette per le case-famiglia o recupero di spazi pubblici con interventi di messa a dimora di nuovi alberi. Oggi sono circa 1,9 i MW installati sui tetti di scuole e uffici di Roma Capitale; con i progetti finanziati con le risorse del Pnrr e programmati si potrà arrivare entro il 2026 a installare circa 8 MW di nuovi impianti solari. I progetti proposti dagli enti del Terzo Settore andranno a contribuire all’obiettivo di solarizzare i tetti degli edifici del Comune, che sono oltre 1.200 per le sole scuole, oltre a uffici, palestre, biblioteche, musei, edifici di edilizia sociale. “Roma – ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri – è il primo Comune in Italia che valorizza i propri tetti per comunità energetiche rinnovabili e solidali attraverso uno specifico regolamento che permette di avere una procedura chiara e obiettivi precisi. Con i fondi del Pnrr e del Cis riusciremo a quadruplicare i MW presenti sui tetti delle scuole e degli uffici di Roma Capitale entro il 2026. Oggi approviamo un passaggio importante del nostro programma, capace di tenere assieme gli obiettivi ambientali e di lotta ai cambiamenti climatici con quelli di rafforzamento dei tessuti sociali e di aiuto alle famiglie in difficoltà”.