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La guerra interna a Forza Italia ‘mina’ per gli accordi in Regione. Lotito vuole indebolire il fronte pontino

Redazione
Fra il partito romano e l’area Fazzone ci sono elementi di frizione consistenti
Febbraio 24, 2023
Il senatore di Fi Claudio Lotito (Foto: ANSA/ANGELO CARCONI)

Forza Italia e Lega sempre più divise al loro interno. I due alleati minori di Fratelli d’Italia sono alle prese con beghe interne scatenate dalla corsa ai posti che contano in Regione. Soprattutto dentro Forza Italia la tensione cresce di giorno in giorno. Fra il partito romano e l’area Fazzone ci sono elementi di frizione consistenti. Stando ai rumors che emergono nelle ultime ore il ministro degli Esteri Antonio Tajani avrebbe lasciato al senatore Claudio Lotito il ‘comando’ delle operazioni per la Pisana. Il parlamentare romano, presidente della Lazio è uomo scaltro e soprattutto influente nelle alte sfere della politica capitolina. E’ un uomo dotato di grandi risorse e sostegni anche trasversali. E’ Lotito a sponsorizzare l’ascesa di Giorgio Simeone in Regione. Per lui ha chiesto un assessorato, probabilmente la delega a Lavoro e Formazione, con la gestione delle crisi aziendali nel Lazio. Ma soprattutto il fronte romano sembra mettersi di traverso rispetto alle scelte di Fazzone. C’è chi sostiene che gli azzurri capitolini preferirebbero vedere Cosmo Mitrano in giunta e non Giuseppe Simeone. Quest’ultimo però ha dalla sua esperienza e competenza. Soprattutto in materia di rifiuti. Ed appare pretestuoso pretendere che non venga inserito nella lista degli assessori in quota FI. 

LA LEGITTIMA ASPIRAZIONE DI TIERO

Semmai resta aperta la discussione sull’assessore rappresentativo del territorio pontino. In tal senso Enrico Tiero sarebbe l’uomo giusto al posto giusto. Con quasi 16.000 preferenze, il vice portavoce regionale di FdI avrebbe tutte le carte in regola per rappresentare la provincia di Latina in giunta regionale. E’ dunque Tiero il politico che più di ogni altro avrebbe diritto a diventare assessore. Non solo per i consensi, ma per le capacità dimostrate in campo amministrativo, maturate nella lunga esperienza in Provincia e nel Comune capoluogo. Nessuno è stato assessore per 15 anni negli enti principali del pontino. Solo accordi politici calati dall’alto potrebbero negargli il doveroso riconoscimento. Un torto che potrebbe avere riflessi anche nel prossimo futuro.

Come del resto il profilo di Pino Simeone sarebbe da considerarsi decisamente superiore agli altri ‘competitor’ di Forza Italia. Dieci anni in Regione, l’esperienza acquisita, l’apprezzamento per il lavoro svolto in commissione Sanità ne fanno un candidato credibile ed autorevole. Con maggiori credenziali rispetto a Mitrano. Sempre fermo restando che il posto nella squadra di Rocca, se venisse rispettato l’esito elettorale in provincia di Latina, spetterebbe a Enrico Tiero.
Sul fronte Lega si registra invece un forte pressing pontino e ciociaro su Claudio Durigon. Da Latina Angelo Tripodi batte giustamente cassa. Rieletto per la seconda volta e senza sostegni, il capogruppo uscente del Carroccio alla Pisana vorrebbe un posto di rilievo: in giunta o una presidenza di commissione importante.
Durigon dal canto suo deve far fronte alle richieste di Pasquale Ciacciarelli, pretendente al ruolo di assessore leghista. Il problema è accontentare i romani, rimasti peraltro privi dell’apporto in Consiglio di Daniele Giannini. Particolarmente attivo è anche Tony Bruognolo, alla guida di un gruppo importante che può contare sull’esperienza di Fabio Armeni.

FORZA ITALIA E LO ‘SCHERZO’ DI CARNEVALE

Intanto la provincia pontina è scossa dall’azzeramento della giunta di Monte San Biagio, operato dal sindaco Federico Carnevale. Uscito malconcio dalla prova elettorale, il primo cittadino di Monte San Biagio, vuole vederci chiaro nella propria squadra di governo. L’obiettivo dei 2000 voti nel proprio Comune, garantito in avvio di campagna elettorale, è stato fallito. Solo poco più di 1100 le preferenze date all’esponente di Forza Italia. Nel mirino ci sarebbero alcuni assessori ‘infedeli’ che non avrebbero rispettato i patti. Adesso toccherà a Claudio Fazzone ricomporre una crisi non di semplice risoluzione. Facile pensare che ci sarà una giunta tutta nuova con persone fidate. Carnevale non sembra accontentarsi di compromessi ed è pronto ad andare fino in fondo. Non è ancora tempo di elezioni comunali, previste nel 2024. Dunque i giochi per la poltrona di sindaco si faranno solo fra un anno.

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