“Sostituire l’emergenza con la prevenzione. Questo è il lavoro che abbiamo avviato in Regione Lazio con l’obiettivo di fare in modo che, attraverso la programmazione e la pianificazione, si possa governare bene il territorio, grazie anche alle competenze e capacità di gestione dimostrate dai Consorzi di Bonifica.” Questo uno dei passaggi salienti dell’intervento di Giancarlo Righini, Assessore della Regione Lazio al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste, durante i lavori dell’Assemblea Nazionale di ANBI “Quali scelte dopo il PNRR”, tenutasi a Roma. “La bonifica laziale – ha aggiunto Righini – svolge un ruolo straordinariamente importante: la corretta gestione dell’acqua è al centro delle nostre politiche regionali. Come Regione Lazio stiamo investendo molto, soprattutto in termini di manutenzione del territorio. L’ultimo investimento, di fondamentale ruolo strategico, è il finanziamento di 10 milioni di Euro nel primo stralcio del PNIISSI (Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico), per lo sfangamento della Diga Canino (Vt).
Questo intervento – ha concluso l’assessore Righini – ha un valore altamente strategico, poiché la diga era per il 92% piena di fango, perdendo così la sua funzione originaria di trattenere acqua da restituire nei momenti di necessità. In Regione siamo convinti che i Consorzi di Bonifica debbano svolgere un ruolo centrale e strategico nel territorio, e questo nuovo virtuoso corso ne è la riprova”. Prima di Righini, l’Assessore ai lavori pubblici del comune di Roma, Ornella Segnalini , aveva portato alla ribalta il ruolo di cerniera del Consorzio di Bonifica Litorale Nord di Roma, presieduto da Niccolò Sacchetti per l’avvio di un’opera attesa come quella della vasca da realizzarsi a Ostia nella zona dell’infernetto per la quale il Consorzio di Roma sarà parte integrante delle attività da realizzare evidenziando il grande lavoro in atto per le manutenzioni ordinarie dei fossi e dei canali con operi e mezzi propri. Poco dopo il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino, Marco Casini, aveva sottolineato il cambio di passo dei Consorzi di Bonifica del Lazio e della stessa Anbi Lazio in quel percorso di sinergia ed operatività che il momento richiede e grazie al quale si possono scrivere le nuove pagine della salvaguardia di un territorio bellissimo ma estremamente delicato. Anche il nuovo modo di porsi e di collaborare di Anbi Lazio, con i soggetti idrici integrati, permetterà di operare, a vantaggio delle imprese agricole, bisognose di attenzioni e di una costante disponibilità della risorsa irrigua pure con nuove modalità di approvvigionamento. Al centro delle progettualità nel Lazio le ipotesi di incremento degli invasi di pompaggio che rappresenta una risposta seria al settore. “Con la Presidente Sonia Ricci e la Regione Lazio come Anbi Lazio stiamo programmando progettualità ed interventi per far si che la prevenzione possa contrastare fasi di emergenza – ha sottolineato Andrea Renna, direttore di Anbi Lazio insieme ai colleghi direttori presenti alla riunione, Tullio Corbo (Consorzio Lazio Sud Ovest), Aurelio Tagliaboschi (Consorzio Conca di Sora e Sud di Anagni), Vincenzo Gregori (Consorzio Etruria Meridionale e Sabina ) ed i presidenti Lino Conti, Lazio Sud Ovest, e Gianluca Pezzotti, Etruria Meridionale e Sabina. La funzione dei Consorzi di Bonifica, che garantiscono l’acqua per l’agricoltura preservando il territorio dal rischio idrogeologico, oggi nel Lazio è più chiara che nel passato ed i riconoscimenti rappresentano un viatico importante quale punto di partenza per continuare a lavorare sempre meglio. Le attività di sistema dei Consorzi laziali è una delle risposte che territorio, imprese, cittadini e consorziati unitamente alla sinergia e la concertazione con gli Enti decisori, in primis la Regione Lazio, sono la chiave di volta con la quale continuare a registrare finanziamenti ed interventi che possano migliorare le strutture esistenti concretizzando anche nuovi impianti mediante il quale garantire l’irrigazione nei territori dove si producono il meglio delle produzioni del Made In Lazio a vantaggio della collettività.