Riccardo Mastrangeli a soli tre mesi dalle elezioni ha il primo scoglio da superare. Al gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale non piacciono le modalità con le quali il neo-sindaco intende riproporre Solidiamo. L’iniziativa che più di tutte ha caratterizzato l’amministrazione Ottaviani. Di questo argomento se ne era parlato prima della campagna elettorale e Mastrangeli si era impegnato a rispettare le diverse sensibilità del nuovo consiglio sull’argomento. Ora la questione ha preso un’accellerazione imprevista… E Fabio Tagliaferri, che da gennaio scorso a oggi di rospi ne ha già dovuto digerire diversi, sta cercando di far capire in tutti i modi che il suo “stop” non riguarda i contenuti dell’iniziativa ma le modalità con le quali si tenta di farla passare in consiglio.
Andando ad uno scontro pericoloso, fuori tempo e probabilmente inutile. Scontro che rischia di mettere in difficoltà tutto il quadro di centrodestra in vista delle prossime scadenze elettorali.
Sembra di vedere un film già visto. Che Tagliaferri, con i buoni uffici di Massimo Ruspandini, aveva dimenticato in tutta fretta quando si decise ad appoggiare il progetto che poi ha portato Riccardo Mastrangeli alla guida del capoluogo. Ma le scene sono le stesse della clamorosa, sbagliata e stupida estromissione di Fabio Tagliaferri dalla giunta che determinò la rottura dello scorso anno. Con l’accelerazione che parte dal solito Nicola Ottaviani, la sponda, neanche a dirlo, del superallineato ex-mastelliano di ferro e neo-celodurista Pasquale Cirillo e il povero Riccardo costretto a correre su un argomento che poteva essere trattato con più cura, più riflessione e più rispetto per gli alleati. E in tempi diversi.
Ora, forse è bene ricordarlo, Fratelli d’Italia a Frosinone non è più il partito con il quale giocare a piacimento come Nicola Ottaviani ha imparato a fare nei dieci anni della sua giunta. Se non altro per il fatto che la stoffa degli interlocutori attuali non è certo la stessa di quelli precedenti. Ma soprattutto per la circostanza, e questo non sarà certo sfuggito al duo Ottaviani-Mastrangeli, che alle recenti politiche è il partito che ha ottenuto in città il triplo dei consensi della Lega sulla quale si erano concentrate le forze della Lista Ottaviani, del Sindaco, della formazione di Antonio Scaccia, di Frosinone Capoluogo e ovviamente del gruppo che fa riferimento al primo cittadino.
Cercare lo scontro giocando ancora sul senso di responsabilità di Fdi sarebbe scorretto e andrebbe a disattendere l’accordo con il quale venne sposato il progetto Mastrangeli. E la latente “eterodirezione” del governo comunale rivelerebbe quella mancanza di discontinuità alla base dell’impegno di Fabio Tagliaferri e della sua lista per la costruzione del successo ottenuto dal centrodestra nella città capoluogo.
