La Regione Lazio entrerà come socio fondatore nella Fondazione “Latina 2032”. Nella PL 192 contenente le “Variazioni al Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2025-2027. Disposizioni varie” è contenuto proprio il provvedimento che sancisce l’ingresso dell’ente regionale nella Fondazione. Per la partecipazione è prevista l’erogazione di 100.000 euro relativamente al 2025. Inoltre relativamente alle spese per il funzionamento e alle attività della Fondazione ‘Latina 2032’ ”, è prevista la corresponsione di 150.000 euro per ciascuna annualità del triennio 2025-2027. Dopo le risorse occorreranno interventi strutturali per il rilancio del capoluogo. L’obiettivo di fondo per Latina è arrivare al 2032 con una città più moderna e a misura di persona. Servizi e infrastrutture vanno ripensate mettendo al centro accessibilità, sostenibilità e digitale. Tutte condizioni indispensabili per favorire un salto di qualità in un settore strategico come quello turistico. Sono convinto che marciando tutti nella stessa direzione potremo rinverdire le prospettive di sviluppo di questa città, sempre più proiettata verso il futuro.
LO STATUTO
La costituzione da parte del Ministero della Cultura della Fondazione Latina 2032 e l’approvazione del suo statuto saranno i primi passi per avviare l’attuazione della Legge 6 settembre n.130 che reca disposizioni per la celebrazione del Centenario della città di Latina 1932-2032. Cinque articoli in cui sono riposte moltissime speranze e che si confida possa generare un moto d’orgoglio collettivo capace di traghettare la città lontano dalle paludi sulle quali è nata, e che qualche volta di troppo hanno lasciato il posto a paludi mentali. E’ pronta la bozza dello statuto della Fondazione “Latina 2032” che organizzerà il Centenario della città. Secondo lo Statuto, la Fondazione avrà durata fino al 31 dicembre 2033, eventualmente rinnovabile. Centrale è l’articolo 2, che definisce finalità e attività. Sono ben 13, tra cui la diffusione nazionale e internazionale della cultura architettonica italiana del XX secolo; la definizione di un programma di offerta culturale, duratura e innovativa, finalizzata allo sviluppo culturale del territorio; la valorizzazione delle Città di fondazione dell’agro pontino; la promozione dell’integrazione tra l’offerta turistico-ricettiva e la tutela ambientale; la promozione del rispetto dell’altro, della crescita armoniosa, attraverso la promozione dell’attività sportiva; l’implementazione di moderne strategie di marketing territoriale, per valorizzare il patrimonio culturale, turistico e ambientale; la realizzazione di attività didattico-formative di carattere editoriale, espositivo, congressuale, seminariale, scientifico, culturale e di spettacolo; un bando di concorso per il logo del Centenario; borse di studio per saggi storico-sociali sui temi del Centenario; l’istituzione del Festival delle Città del Novecento; la valorizzazione dei luoghi simbolo di Latina e dei borghi; la promozione di eventi e progetti. La Fondazione coordinerà tutto questo, valutando la sostenibilità e l’impatto delle iniziative.
GLI ORGANI DELLA FONDAZIONE
Lo Statuto ricorda poi che i fondatori sono il Ministero della Cultura, Regione Lazio, Provincia e Comune di Latina, Camera di commercio, mentre membri partecipanti possono essere persone fisiche o giuridiche, pubbliche e private, incluse le università. Organi della Fondazione saranno: presidente, collegio dei fondatori, cda, comitato scientifico, comitato dei saggi, collegio dei revisori dei conti; e si doterà anche di un direttore. Il presidente è nominato dal collegio dei fondatori, su proposta del ministero, sentito il sindaco. Il comitato scientifico è composto da due membri nominati dal ministero, due dal Comune, uno dalla Regione, due dalla Provincia, uno dalla Camera di commercio. Il direttore è scelto tra personalità di comprovata esperienza nella gestione di fondazioni o enti pubblici o privati, attraverso selezione pubblica, con apposita Commissione che formula una terna di candidati da sottoporre al Cda.