Mezzo milione di euro. Questa la somma finanziata dalla Regione Lazio in merito a un progetto per riutilizzare gli scarti industriali di marmo. A finanziare l’iniziativa è stata la direzione per lo Sviluppo Economico, le Attività produttive e la Ricerca della Regione.
Complessivamente è stato ammesso l’investimento di 489.832,93 euro, ovvero l’intero importo del progetto, presentato dall’azienda Gpr del Distretto del Marmo grazie all’adesione all’Apea Alamer promossa dall’ex Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale (Cosilam) confluito nel Consorzio Industriale del Lazio.
Quello ottenuto negli ultimi giorni è il risultato della creazione dell’Apea che consente alle aziende aderenti di poter accedere a bandi di finanziamento dedicati. Nello specifico la società del Distretto del Marmo ha potuto presentare un progetto in merito a investimenti finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti e alla riduzione degli altri impatti ambientali dei processi produttivi.
L’intervento prevede la realizzazione di un impianto di frantumazione la cui produttività sarà di circa 40 tonnellate/ora (120.000 tonnellate/anno) di selezione del materiale proveniente dalla frantumazione primaria e secondaria finalizzato alla produzione di polveri di carbonato di calcio.
Questo impianto si andrà ad aggiungere agli impianti già esistenti per la frantumazione primaria e
secondaria in modo da completare e realizzare quella curva granulometrica necessaria per la produzione di componenti in pietra composita. Tale impianto consentirà di ridurre considerevolmente gli scarti di materiale prodotti nelle lavorazioni in cava e nelle aziende di trasformazione e, quindi, l’impatto che hanno sull’ambiente, in termini di rifiuti da immettere in esso.
L’impianto consiste in un sistema in grado di catturare il materiale disperso in corrente d’aria e inviato ad un classificatore che ha lo scopo di separare il materiale in base alla granulometria. Il materiale catturato viene prodotto dagli impianti di frantumazione primaria e secondaria già presenti in azienda. Tale sistema consente di recuperare il pietrame e il pezzame di scarto proveniente dalle aziende già aderenti al progetto Apea Alamer.
“Il riutilizzo degli scarti di produzione è alla base dell’industria del futuro – ha affermato il Presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis – Con il progetto Apea si sono gettate le basi per la costruzione di un’industria sempre più moderna, efficiente e green. Questa è una delle grandi sfide che come ente industriale vogliamo portare avanti, una mission sulla quale stava già lavorando il consorzio industriale Cosilam e che ora diventa uno dei punti centrali di sviluppo dell’azione futura. Grazie alla nascita dell’Apea Alamer le aziende che hanno deciso di aderire hanno la possibilità di accedere a finanziamenti specifici, dedicati esclusivamente a loro e che sono finalizzati alla creazione di processi di economia circolare per fare in modo che quegli scarti di produzione, che fino a ieri erano un problema, possano diventare una risorsa nella produzione industriale”.
Il Presidente De Angelis ha ricordato che “l’avvio di azioni industriali ecosostenibili e che puntino
al riciclo degli scarti è una delle grandi sfide su cui bisogna concentrarsi. Dobbiamo essere al passo
con i tempi e dobbiamo fare in modo che le nostre aree industriali siano sempre più all’avanguardia.
Le aziende potranno contare su tecnologie di ultima generazione in grado di fornire il giusto e
indispensabile supporto per lo sviluppo industriale del territorio. Opportunità che potranno favorire,
nel contempo, anche nuovi e determinanti investimenti”.