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La scossa di Federica

Massimo Pizzuti
L’ex vicesindaco di Ceccano Federica Aceto scrive una lettera alla cittadinanza per spiegare ragioni e scelte: “Sono e resto di Fratelli d’Italia. Mai sceglierei di collocarmi in un perimetro che non sia quello del centrodestra”. Non si candiderà, ma sarà della partita in maniera diversa.
Marzo 8, 2025
Federica Aceto

Libertà, coerenza, dignità, orgoglio, rispetto della propria storia politica. Federica Aceto, già vicesindaco del Comune di Ceccano, mette in fila tutti questi valori per comunicare la sua scelta in vista delle prossime amministrative. E lo fa con una lettera aperta alla cittadinanza, così come tutto era iniziato.
Per riavvolgere i fili di un’esperienza umana e politica. Inoltre lo fa nel giorno della festa della donna (probabilmente non per caso). Per dimostrare che è necessario andare oltre il simbolo della mimosa.
Sul piano politico Federica Aceto lancia dei messaggi forti, che vanno sottolineati. La militanza e l’appartenenza non sono un gioco: lei è nata politicamente in Fratelli d’Italia e lì resta. Nel solco di un percorso tracciato dal parlamentare e presidente provinciale del partito Massimo Ruspandini. E ribadito dall’onorevole Paolo Trancassini, coordinatore regionale.
Da ogni riga scritta emergono la difficoltà e il dolore di una donna, Federica Aceto, che ha bisogno di tempo per metabolizzare una situazione impegnativa per tutti. E ha deciso di farlo con quello che lei stessa definisce un umile passo indietro. Non sale sulle barricate, non è animata da rancori e da spirito di vendetta. Vuole semplicemente contribuire in un altro modo. Non candidandosi, ma restando attiva nel senso civico e perfino politico.
Un esempio che non può essere disperso. E che dimostra pure quanto sia forte il sentimento politico che unisce la comunità di centrodestra a Ceccano. Perché quella di Federica Aceto rappresenterà inevitabilmente anche una scossa politica per la coalizione.

“Lettera aperta alla mia città”: il titolo della sua articolata presa di posizione è questo.

Scrive Federica Aceto: “Torno ad affidarmi alla parola scritta, proprio come quando tutto è iniziato. Ho deciso di affidare a questa lettera, che mi ricorda tanto di quando ero ancora una ragazza piena di sogni e di buoni propositi, le mie riflessioni maturate dopo un lungo silenzio. Un consiglio che ho ricevuto da molti grandi professionisti della parola che ho avuto l’onore di incontrare nella mia vita è stato: “Comincia sempre dal principio”. E così farò”. Prosegue la Aceto: “Innanzitutto, sento di dover porgere delle scuse alla città che amo e ai miei concittadini. Chiedo scusa per ciò che è accaduto e che ha segnato profondamente tutti noi. Mi scuso anche con l’ambiente politico del centrodestra, che è composto da tantissime persone perbene e che, ingiustamente, sono state associate alle vicende che tutti conosciamo. Dopo una prolungata riflessione personale e non senza difficoltà, ho deciso di non candidarmi alle prossime elezioni comunali. La ferita che porto dentro è ancora troppo profonda e dolorosa per permettermi di affrontare in prima persona questa esperienza in modo sereno, come invece è stato durante le scorse campagne elettorali. Sento il bisogno di fissare questi chiarimenti per sgomberare il campo da ogni dubbio: la mia scelta è dettata esclusivamente dal senso di responsabilità che nutro nei confronti della mia città. Non ho né farò accordi di nessun tipo. Faccio un semplice e umile passo indietro.
Governare non è un gioco, richiede un impegno che oggi non sento di poter garantire al massimo”.
Poi sottolinea: “Rispondo così anche a chi parla di miei eventuali allontanamenti dal centrodestra: io sono politicamente nata e cresciuta in Fratelli d’Italia e lì resto. Mai sceglierei di collocarmi in un perimetro che non sia quello del centrodestra. Ho cominciato questa avventura in un partito che era quasi sconosciuto in cui c’era tanto da dare e niente da pretendere.
Animati dal desiderio di lavorare e costruire, con dedizione e sacrificio, abbiamo dato tutto per arrivare dove siamo oggi. Quel cammino mi ha portata a ricoprire le più alte cariche cittadine, grazie alla fiducia di tanti elettori. Restituire alla mia città tutto ciò che mi ha dato è stato, e resta, un sogno, che tuttavia nasconde delle difficoltà. Ho dovuto studiare, confrontarmi con cose più grandi di me, e sì, posso anche aver commesso qualche errore, ma mi serviti per crescere, sia umanamente che politicamente. Di questa possibilità che mi avete concesso vi sarò sempre grata”.
Ancora: “A tutti gli amici che mi hanno accompagnato in questa esperienza, auguro ogni bene. Per me invece, che non ho intenzione di mollare, è semplicemente giunto il momento di ripartire dall’inizio. Come ho scritto all’inizio di questa lettera.
Non sparirò nel silenzio, come qualcuno forse si augura, ma cercherò di continuare a fare quello che ho sempre fatto: politica a disposizione della comunità, come missione sociale.
Ho sempre creduto fermamente che ognuno di noi possa contribuire alla vita politica e amministrativa della nostra bella Ceccano in mille modi diversi: attraverso l’associazionismo, il volontariato, le iniziative culturali. Ogni piccolo gesto può portare ad un cambiamento significativo. E ho sempre creduto che l’uomo debba venire prima del politico, che l’impegno debba valere più della carica e che per tutti voi sono e resto Federica, con o senza fascia addosso. Questo messaggio è rivolto a tutti, ma soprattutto a chi mi è stato sempre vicino e non ha mai dubitato di me. A loro, che hanno escluso sin dall’inizio, ogni mio coinvolgimento nei recenti fatti tristemente noti, va tutta la mia riconoscenza. Non è stato facile affrontare tanto dolore e non è stato facile vedere la mia città così ferita. Forse è proprio per questo che ho scelto il silenzio in questi mesi: per rispetto della Magistratura, che sta facendo il suo lavoro, ma anche delle famiglie, amici, sostenitori che, senza colpa, hanno dovuto affrontare emotivamente tanto”.

Elettoralmente parlando, invece, mi fermo un turno.

Mi fermo per cercare di riordinare e ricostruire.
Ciò che può essere aggiustato verrà aggiustato, ciò che dev’essere ricreato verrà ricreato. Ciò che dovrà essere cancellato verrà cancellato. Mi batterò e lotterò per il cambiamento.
Questo percorso lo farò insieme a tante persone che mi stanno sostenendo in questa decisione sofferta ma necessaria. Ripartiremo, senza fretta ma senza sosta, con l’impegno, la dedizione e l’amore di sempre verso la città in cui viviamo. Quella che, come quando abbiamo cominciato, volevamo rendere migliore.Lo vogliamo ancora.

Lo vorremo sempre. Vi abbraccio tutti, con riconoscenza. Federica”.
Una lettera che di fatto può cambiare la narrazione della campagna elettorale.

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