Non è stata una settimana semplicissima per i canarini, perché dopo la sconfitta casalinga con la Carrarese la voglia di rivalsa è rimasta chiusa a doppia mandata nel turno di stop imposto dal calendario. In questi casi si avrebbe voglia di giocare il giorno dopo, perché l’ansia di riscossa è più forte di tutto, anche della logica. Probabilmente, però, è un bene che ci sia stata questa pausa, perché per tutti gli infortunati ci saranno sette giorni di bonus sulla strada del recupero, o per meglio dire una gara in meno da saltare. Inoltre il tecnico Vivarini, incassata la piena fiducia della società per voce del responsabile dell’area tecnica, Guido Angelozzi, ha avuto tempo e modo di confrontarsi con i suoi ragazzi, alla ricerca di quei meccanismi che dovranno essere utili alla ripresa delle ostilità.
Guardando in faccia la realtà, ci sono in questo momento solo due giocatori che possono interpretare il ruolo di prima punta: Ambrosino e Sene. Il primo proviene dal settore giovanile del Napoli, il secondo da quello della Fiorentina. Per Ambrosino ci sono già state esperienze cadette nel Cittadella e nel Catanzaro, proprio con mister Vivarini. Per il ragazzo senegalese questa invece è la prima esperienza nel campionato di B, tra i “grandi”. E’ vero che il calcio è uno sport per tanti versi imprevedibile, ma sapere che altri club possono schierare al centro dell’attacco giocatori come Coda, che in B ha segnato 130 gol, può apparire a tutti gli effetti un handicap di esperienza, se non di qualità, da colmare con tanto entusiasmo e un pizzico di fantasia. A maggior ragione gli atleti con più esperienza, leggi Biraschi, il reintegrato Canotto e anche Francesco Gelli, avranno il compito di aiutare anche e soprattutto a livello psicologico i loro compagni di squadra più giovani a superare indenni i momenti di difficoltà, che purtroppo in questo inizio di campionato non sono mancati.
Come si riconquista la fiducia in se stessi? Come si allontana la paura, così visibile nelle giocate dei giallazzurri, specie nelle gare dinanzi al pubblico amico? Le risposte devono cercarle Vivarini e i suoi ragazzi, ma devono farlo in tempi brevi, perché la classifica è già molto preoccupante, sebbene i 30 turni mancanti autorizzino ancora ogni tipo di sogno.
Ci sono 90 punti in palio da qui alla fine del torneo e il direttore Angelozzi ha ricordato come lo Spezia abbia saputo porre rimedio in passato ad una situazione persino più precaria di quella attuale dei ciociari, chiudendo addirittura il campionato con la vittoria nei play-off (curiosamente proprio in finale contro il Frosinone). In Ciociaria nessuno s’illude di poter vincere il campionato, ma una salvezza tranquilla deve essere la giusta aspirazione di una squadra che solo per contingenze davvero poco fortunate non ha conservato la massima serie.
Oggi la squadra si è allenata allo stadio Benito Stirpe: attivazione tecnica e lavoro di scarico il lavoro del giorno in attesa di una nuova seduta che si svolgerà presso la “Città dello Sport” di Ferentino.