Ennesima settimana di parole (e basta): al Comune di Frosinone il Sindaco resta senza una maggioranza vera dopo il “no” dell’area della Lega ad assegnare una delega al consigliere Carlo Gagliardi (Lista Marzi).
Con questo clima, nonostante l’ottimismo di Riccardo Mastrangeli, l’incidente dietro l’angolo potrebbe portare al punto di non ritorno.
Ennesima settimana di polemiche a distanza, di frasi dette ma soprattutto non dette, di possibili soluzioni bocciate, di mancati chiarimenti e assoluta assenza di visione politica. Risultato? La “non maggioranza” del sindaco Riccardo Mastrangeli rimane… tale.
Ma cosa sta succedendo davvero al Comune di Frosinone? Se la priorità è sul serio quella di mettere in sicurezza la coalizione, arrivando a quota 17, perché il “no” alla delega all’urbanistica a Carlo Gagliardi? Il consigliere della Lista Marzi ha un importante passato politico nel centrodestra, è stato protagonista (e spesso decisivo) nei due mandati di Nicola Ottaviani primo cittadino. Inoltre non gli sarebbe stato assegnato un assessorato, ma avrebbe gestito la delega da consigliere. Soluzione già adottata per Claudio Caparrelli (Polo Civico), pure lui nel 2022 candidato a sostegno di Marzi dopo aver aver fatto parte per dieci anni dell’area che ha sostenuto Ottaviani. Esattamente come Gagliardi.
Infine, insieme a Domenico Marzi e ad Alessandra Mandarelli, Carlo Gagliardi ha garantito il numero legale negli ultimi mesi nelle sedute di prima convocazione dell’aula. Il “no” è arrivato dall’area che fa riferimento alla Lega di Nicola Ottaviani. Un’area che conta 7 consiglieri: Dino Iannarilli (Carroccio), Francesca Chiappini, Sergio Verrelli, Corrado Renzi (Lista per Frosinone), Gianpiero Fabrizi, Cinzia Fabrizi (Lista Ottaviani), Marco Sordi (Lista Vicano).
Siccome ad ufficializzare il “gran rifiuto” è stato il vicesindaco Antonio Scaccia (leader della Lista per Frosinone e presidente regionale dell’associazione Noi con Vannacci), la domanda che tutti si fanno è: la posizione era concordata con Nicola Ottaviani? Sicuramente sì. Fra l’altro i due, proprio a Pontida, hanno rinsaldato un asse che per diversi mesi era apparso incrinato.
In realtà sono già iniziate manovre e strategie per il 2027. Riccardo Mastrangeli ha intenzione di ricandidarsi per la conferma ed è già molto attivo sul versante delle liste civiche. Ma sa che senza l’appoggio convinto di Fratelli d’Italia, il percorso è in salita. Paolo Trancassini, deputato e coordinatore regionale di FdI, in una recente presa di posizione dopo le esternazioni di Nicola Ottaviani sulla Zes, ha affermato tra le altre cose: “Confido che anche in questo caso, come per il Comune di Frosinone, si continui a prediligere il “noi” all’ “io”, come fa tutta la squadra di Fratelli d’Italia”. Non c’è bisogno di una esegesi del testo.
Prima in campagna elettorale e poi nel corso della consiliatura, Fratelli d’Italia ha fatto costantemente prevalere senso di responsabilità e gioco di squadra. Anche dopo che ad inizio agosto Mastrangeli aveva tirato dritto sulla “presa d’atto” del tracciato del Brt. In quell’occasione i due assessori di Fratelli d’Italia non avevano partecipato alla seduta di giunta e ancora oggi un chiarimento vero non c’è stato. Al punto che il gruppo di FdI non si è presentato alla recente riunione della maggioranza. Per non parlare del fatto che l’episodio di agosto ha portato anche all’uscita dalla Lista Ottaviani di Massimiliano Tagliaferri, presidente del consiglio comunale.
Per tutti questi motivi il “no” a Gagliardi può pesare moltissimo. Se non si trova il “diciassettesimo”, cosa potrà succedere in aula consiliare? Inoltre, nel lungo periodo Fratelli d’Italia farà le sue valutazioni. In un contesto nel quale Forza Italia, da un anno e mezzo, è fuori dalla maggioranza. Senza considerare che sono 9 i consiglieri eletti nel centrodestra che hanno preso le distanze dall’Amministrazione Mastrangeli. Tanti. Anzi, troppi. Anche perché 3 hanno concorso con la Lista Mastrangeli, la civica del primo cittadino: Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta, Mirabella, Francesco Pallone. Altri 3 con la Lista Ottaviani: Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Cristian Alviani. Poi ci sono Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo) e Giovanni Bortone (Lega). Infine Maurizio Scaccia (Forza Italia). Con la sola eccezione di Maurizio Scaccia, parliamo di 8 esponenti che facevano riferimento a Nicola Ottaviani e Riccardo Mastrangeli. Nonostante questa evidente “emorragia” l’assetto della giunta non è mai stato cambiato e neppure messo in discussione. In altri tempi sarebbe bastato molto meno. La delega a Carlo Gagliardi come consigliere non avrebbe toccato direttamente questi equilibri. Ma se non si vuole trovare il “diciassettesimo” e quindi si intende rimanere nell’attuale (precaria) situazione di “non maggioranza”, cosa accadrà quando tra un anno si dovrà affrontare il nodo delle candidature? La “galassia della Lega” riproporrà in modo convinto Mastrangeli oppure no? Di certo comunque Fratelli d’Italia e Massimiliano Tagliaferri non staranno a guardare.
