E’ polemica sul luogo in cui sono stati allocati i familiari di Satnam, il bracciante indiano ferito dopo un tragico incidente sul lavoro e lasciato poi morire dissanguato nei pressi della sua abitazione. Viveva a Cisterna Satnam Singh, da tutti conosciuto come Navi, nella frazione di Castelverde, insieme alla moglie che era con lui al momento dell’incidente e quando è stato stato scaricato in strada invece di essere soccorso. Ebbene, il 29 luglio, una delibera pubblicata sull’albo pretorio del Comune ha ufficializzato l’accoglienza dei familiari di Singh nell’ex dormitorio universitario di Cisterna di Latina
LE PERPLESSITA’
Il Sindaco aveva spiegato che la città avrebbe indetto il lutto cittadino e che il Comune si sarebbe costituito parte civile nel futuro processo. Senza contare che l’amministrazione si era impegnata a ospitare anche i famigliari del giovane indiano, una volta che fossero venuti in Italia. Si tratterebbe però di un ex alloggio universitario, con muri scrostati, qualche finestra rotta e circondato da erba incolta. La scelta dell’immobile individuato, gli ex alloggi universitari in via delle Province a Cisterna di Latina, di proprietà comunale appunto, ha suscitato non poche polemiche. La struttura insomma, sarebbe fatiscente. Ad oggi non sarebbe proprio la collocazione migliore per i familiari dell’indiano. Lo scorso inverno per dare sostegno a senza fissa dimora di Cisterna ma anche di Aprilia, Cori e Rocca Massima, si era scelto di allestire un dormitorio proprio nei locali di via delle Province un tempo adibiti ad alloggi universitari, nell’area ex Nalco.
COMUNE PRUDENTE
L’intento della giunta del sindaco Valentino Mantini, resta comunque quello di “promuovere, nell’ambito delle proprie competenze, il contrasto a ogni forma di sfruttamento e disumanità”. La delibera, “stante l’urgenza di provvedere alla necessità di accoglienza” della famiglia del bracciante, “è immediatamente eseguibile”. Ad ogni modo la delibera ha anche previsto di dare mandato ai dirigenti di Urbanistica e Lavori Pubblici di assumere tutte le misure affinché la struttura sia accogliente. La delibera dispone inoltre che il Dirigente dell’area amministrativa metta in atto tutte le pratiche per trasferire i soldi raccolti per Satnam ai familiari che verranno dall’India. Il sindaco Mantiene da tempi non sospetti si batte contro il fenomeno dello ‘schiavismo’ nei campi del pontino. “Il caporalato va condannato fermamente come la disumanità in cui si trovano a lavorare e a vivere persone che hanno dovuto lasciare la loro terra di origine alla ricerca di un futuro migliore, che purtroppo Satnam Singh non potrà più avere” ha affermato il sindaco. Parole su cui tutti possono convergere.