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L’ascesa dell’anima ‘nera’ di Calenda. Andrea Napoletano alla fondazione del Teatro dell’Opera

Marco Battistini
Napoletano da anni viene indicato dai renziani come “anima nera” di Carlo Calenda che lo chiamò al ministero dello Sviluppo economico per affidargli il ruolo importante.
Marzo 9, 2022
napoletano anima nera calenda
Andrea Napoletano

Pd e Calenda sono sempre più vicini. Dopo il disgelo in Campidoglio e l’abbraccio virtuale fra il sindaco Gualtieri ed il leader di Azione, culminato con l’elezione del consigliere Dario Nanni alla presidenza della commissione per il Giubileo 2025, anche via della Pisana sembra inserirsi sulla stessa lunghezza d’onda. E’ delle ultime ore la nomina di Andrea Napoletano a componente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Capitale, in rappresentanza della Regione Lazio.

Un nuovo incarico dunque all’uomo scelto come Capo di Gabinetto del presidente Zingaretti. Napoletano da anni viene indicato dai renziani come “anima nera” di Carlo Calenda che lo chiamò al ministero dello Sviluppo economico per affidargli il ruolo importante. Dal 2016 al 2018 Napoletano ha ricoperto l’incarico di Segretario Generale e Capo della segreteria tecnica del Ministro. La carriera

Il curriculum di Andrea Napoletano è già piuttosto ricco di incarichi. E’ stato Direttore Generale di Ater, vicepresidente della World Association of Investment Promotion Agencies (Waipa). Dal 2013 al 2016 è stato invece Direttore del Dipartimento attrazione investimenti esteri dell’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Prima di approdare all’Ater di Roma, tra il 2017 ed il 2018 Andrea Napoletano è stato anche Presidente dell’Autorità Garante per la sorveglianza presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Molto apprezzata la sua gestione all’Ater di Roma. Nell’estate del 2018, Napoletano ha avviato importanti lavori di riqualificazione urbanistica, come quello messo in campo nel quartiere di Corviale che è stato definito da Zingaretti “uno dei più grandi cantieri della Green Economy in Europa”.

La Fondazione
L’ultima nomina di Zingaretti chiude peraltro il cerchio sulla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma. Recentemente infatti il Ministro della Cultura Dario Franceschini, a seguito dell’indicazione del Consiglio di Indirizzo del Teatro dell’Opera presieduto dal sindaco Gualtieri, ha infatti ratificato la nomina di Francesco Giambrone come nuovo sovrintendente della Fondazione lirica capitolina.

La strategia politica
Sul piano politico la scelta di Napoletano rappresenta l’ulteriore prova di una liaison in corso (nonostante le smentite) fra dem e Azione. D’altronde il partito di Calenda che su Roma si è radicato fortemente (20% ottenuto dalla sua lista), potrà giocare un ruolo da protagonista anche alla prossime regionali. Ed il Pd punta a farlo rientrare nella strategia del ‘campo largo’ tanto cara ad Enrico Letta. Una coalizione non limitata a Pd, Leu e M5S, ma che possa ricomprendere le forze di centro, ovvero l’ala governista di Forza Italia, Italia Viva e cespugli centristi fino alla lista Azione/+Europa. Un’alleanza molto ampia che per molti versi ricorda la vecchia ‘Unione’ di Prodi del 2006. 

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