Uno strumento per promuovere l’insediamento di nuovi impianti o stabilimenti produttivi nella Regione Lazio e favorendo il superamento delle crisi aziendali tramite la stipula di appositi protocollo programmatici. Sono gli “Accordi di insediamento e sviluppo” che superano la fase di sperimentazione avviata nel 2020 e, con il voto favorevole del Consiglio regionale da martedì scorso sono divenuti una misura stabile per incentivare l’imprenditoria e l’industria laziale.
Lo scorso marzo, infatti, l’Aula della Pisana ha approvato un apposito emendamento che rende permanente lo strumento degli Accordi di Insediamento e Sviluppo (AIS) previsti fino ad allora fino al 2022 dalla legge di stabilità regionale 2020.
“L’emendamento approvato – spiega una nota del consiglio regionale -, rimuove il limite di 24 mesi entro il quale la Regione poteva agire da “punto unico di contatto” nella convocazione di Conferenze di servizi dedicate ai singoli progetti di investimento, con procedure più snelle per le Conferenze e la partecipazione di tutte le Amministrazioni competenti nelle procedure per il rilascio delle autorizzazioni necessarie (siano esse in capo alla Regione, alle Province, ai Comuni e/o ai Ministeri interessati). Da aprile 2020 a oggi, sono stati 13 i soggetti industriali che si sono rivolti alla Regione per attivare percorsi semplificati per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie agli investimenti produttivi”.
Il vicepresidente della Giunta, Daniele Leodori, commenta soddisfatto: “Questa approvazione si inserisce nel percorso di semplificazione che abbiamo intrapreso nella nostra Regione. Il Lazio deve diventare attrattivo e aperto a nuovi investimenti. Nei prossimi anni avremo tante opportunità per il nostro territorio e non possiamo permetterci di sprecarle”.