“Ridurre e magari azzerare i tempi di attesa nei pronto soccorso del Lazio”. E’ il primo impegno che ha voluto prendere il neo-governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, il quale, come noto, ha tenuto per sé la delega alla Sanità e all’opposione ha detto, in tema di Sanità è auspicabile una ‘visione comune’.
Le liste di attesa per i ricoveri
I dati sulle liste di attesa nel Lazio, che sono stati evidenziati nello stesso programma di governo che Rocca ha presentato nei giorni scorsi all’Aula della Pisana, raccontano che in molti casi, nei pronto soccorso del Lazio si attende per un ricovero oltre 1.340 minuti (più di 22 ore, cioè un intero giorno!), casi in cui l’attesa supera i 2.800 minuti (quasi 2 giorni) nei principali ospedali della capitale e nelle città capoluogo.
Asl: centralizzare prenotazioni e agende, anche dei privati
Per affrontare il problema, Rocca punta alla centralizzazione delle prenotazioni delle prestazioni e delle agende di tutte le strutture sanitarie regionali, comprese anche quelle private accreditate. Un’operazione che consentirà, inoltre, di capire se nel Lazio ci sia bisogno o meno di nuovi posti letto e di quanti.
Rocca: “Verificare se i posti letto sono sufficienti e stop alle cattive abitudini”
E’ stato, infatti, lo stesso Governatore ed evidenziare che “bisogna prima capire se gli attuali posti letto sono sfruttati al meglio e se il settore del ‘privato accreditato’ mette a disposizione tutti i posti dichiarati”. Rocca ha anche stigmatizzato la “questa pessima abitudine” nella Sanità di non dimettere i pazienti nel fine settimana, facendo registrare un “picco epidemiologico nel weekend”.
Il presidente della Giunta regionale, ad ogni modo, si è detto ottimista e convinto di poter raggiungere l’ambizioso obiettivo di abbattere in modo consistente i tempi nelle strutture di emergenza regionali: ‘Ci vorrà un po’ di tempo, ma in 100 giorni credo che potremmo farcela”.
Sanità, la replica al dibattito in Aula
Il governatore è tornato sui temi della Sanità anche in occasione della replica, svolta ieri, al dibattito che ha animato l’aula consiliare della Pisana dopo l’illustrazione del suo programma.
Il governatore ha ribadito, in tale occasione, che si metterà subito a lavoro sulle carenze evidenziate, a partire – appunto – dal tema dei pronto soccorso. Sul Covid ha precisato: “Non si è voluto negare che la risposta sia stata esemplare da parte del Lazio, ma solo dire che “questo non basta”, perché “c’è un prima e c’è un dopo”.
Il Presidente ha evidenziato come il deficit delle aziende ospedaliere sia purtroppo un dato di fatto. ”Allo stesso modo, sono un fatto alcune carenze della sanità nelle province laziali”. Si è detto d’accordo sull’eccessivo ricorso alle esternalizzazioni in sanità e sullo scarso utilizzo dei fondi disponibili. Rocca ha detto tuttavia di non essere convinto dalla dicotomia tra pubblico e privato che è stata delineata in alcuni interventi di opposizione ed ha concluso auspicando in tema di Sanità una “visione comune”.