La data del 3 novembre, entro cui la maggioranza alla guida della Regione Lazio pensava di riuscire ad approvare il collegato al bilancio 2022, è trascorsa senza che l’obiettivo venisse centrato. In consiglio regionale è proseguita la discussione generale sul provvedimento, che si è conclusa dopo gli interventi di vari consiglieri di opposizione a cui hanno fatto replica le dichiarazioni, a nome della Giunta, dell’assessora Valentina Corrado. I lavori dell’Aula sono stati quindi aggiornati a lunedì prossimo, 7 novembre, alle ore 14.30.
L’approvazione del ‘collegato’, come noto, è stata posta come ultimo atto della legislatura, prima delle dimissioni del Governatore, divenuto incompatibile poiché eletto deputato della repubblica lo scorso 25 settembre, e dell’indizione delle nuove elezioni regionali.
Le dimissioni di Zingaretti, quindi, slittano alla prossima settimana. Qualche giorno in più, senza l’affanno delle scadenze per la presentazione delle liste, utilissimo per Pd, M5S e alleati potenziali per capire se l’ipotesi ‘campo largo’ sia ancora fattibile o se ognuno preferisca alla fine correre con candidati propri.
Il consigliere di Forza Italia, Giuseppe Simeone, ha rinnovato le critiche al contenuto del ‘collegato’ redatto dalla giunta: “Come al solito, molti articoli sono delle vere e proprie leggi, inserite tout court nel tentativo maldestro di recuperare il tempo perduto. Una pratica che avete ormai consolidato, andando contro il principio stesso alla base della definizione di un collegato di bilancio. Ricordo che il collegato di bilancio è un atto che armonizza la legge di bilancio, rende compatibile la legge di bilancio con provvedimenti, appunto, nel collegato per meglio realizzare il bilancio, e quindi tutte le poste messe in bilancio. Quindi, non è il testo in cui si vanno a colmare dieci anni di inefficienze e lacune sul piano legislativo. Presidente, sono più di sessanta articoli con cui avete cercato di colmare dieci anni del nulla”.
Nella sua replica l’assessora Corrado ha elencato i vari provvedimenti e le leggi adottate nel corso della legislatura e quanto fatto nell’ambito della promozione turistica, economica ed a sostegno degli enti locali dalla governo regionale, per poi concludere: “Questi sono i fatti, non propaganda, ma atti, fatti, azioni e interventi concreti, il lavoro che è stato fatto con un’attenzione sempre alta rispetto a quello che era il fabbisogno delle nostre comunità, degli enti locali e un’attenzione che è dimostrata anche in questo provvedimento di collegato, che ha nel cuore del provvedimento misure che rispondono anche a quello che tremendamente oggi imprese e famiglie stanno vivendo, che è appunto il caro-energia, il caro-prezzi e il caro-bollette. Ancora una volta, quindi, alle polemiche, a volte spesso sterili, abbiamo dato risposta, penso, con azioni concrete e investimenti che ricadono poi sulla pelle dei cittadini e sui territori”.
Lunedì l’esame dell’articolato e quindi, se non ci saranno ulteriori questioni, il voto finale sul provvedimento, che una volta approvato potrebbe ‘sciogliere’ la penna di Zingaretti e consentirgli di firmare le dimissioni.