Lega balcanizzata. Zicchieri, Ciacciarelli, Ottaviani: una partita per ognuno. Forza Italia: dietro Fazzone il nulla

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Non hanno perso un solo minuto. All’indomani dell’uscita di Francesco Zicchieri dalla Lega, Nicola Ottaviani (sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale del partito) e Pasquale Ciacciarelli (consigliere regionale e responsabile organizzativo) hanno firmato un comunicato congiunto per dire che la lista del Carroccio per le comunali di Frosinone è fortissima, ringraziando il capogruppo Danilo Magliocchetti che avrà il compito di guidarla  pur non essendo candidato. Sorvolando sulla circostanza che la mancata ricandidatura di Magliocchetti non è proprio una cosa di poco conto. 

IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Ma è proprio tutto così? Assolutamente no. Intanto ieri mattina Francesco Zicchieri era in provincia di Frosinone ad incontrare i fedelissimi. Le gravi accuse lanciate all’indirizzo del leader Matteo Salvini rendono al momento la situazione irrecuperabile. Ma non è detto che la parabola di Zicchieri nella Lega sia definitivamente esaurita.

La verità, al di là del casus belli del Dipartimento dello Sport, è che Zicchieri (come molti suoi colleghi) ha capito che non ci saranno spazi per una ricandidatura alla Camera. Nel partito però ci sono altri big e nei mesi scorsi lo stesso Francesco Zicchieri veniva dato ad un passo dall’area di Giancarlo Giorgetti. Vedremo. Per il resto però la situazione appare abbastanza confusa. Il calo del partito è vistoso e in molti si stanno ponendo il problema della rielezione. Non soltanto in Parlamento, pure al Consiglio regionale. “Rumors” insistenti e qualificati riferiscono della possibilità che Pasquale Ciacciarelli bussi alla porta di Fratelli d’Italia. Motivo semplice: nella Lega in provincia di Frosinone potrebbe non scattare il quorum. La questione però è complessa: Ciacciarelli potrebbe effettuare le sue mosse a Roma (pare comunque che le risposte che sperava non siano arrivate), ma sul territorio dovrà in ogni caso fare i conti con il senatore e presidente provinciale Massimo Ruspandini, solitamente contrario ad operazioni di questo tipo. Per le quali sarebbe pronto ad innalzare muri invalicabile.

E poi cosa racconterebbe a tutti quelli che nel partito ambiscono ad una candidatura alle regionali? Nicola Ottaviani ha “caricato” tutti i candidati più forti nella sua lista civica alle comunali di Frosinone. Probabilmente con l’uscita di Zicchieri vede più alla portata la strada di una sua candidatura alle politiche (ma non è così perché dovrà fronteggiare i “battaglioni” di paracadutati dal partito). A Frosinone la Lista Ottaviani quasi sicuramente surclasserà la Lega. A Roma come verrà letto questo risultato? Due ipotesi. Una: Ottaviani ha i voti, Ciacciarelli e Abbruzzese no. La seconda: Ottaviani è un solista e in Ciociaria il Carroccio è sempre più diviso e sfilacciato. Alla fine però ci sarà una valutazione globale. In questi anni si sono alternati tanti segretari della Lega: Kristalia Papaevangeliu, Fabio Forte, Carmelo Palombo, Francesco Zicchieri, Francesca Gerardi, Nicola Ottaviani. Segno che i risultati non sono stati apprezzati a Roma. Ottaviani, da coordinatore, non ha impresso la svolta. Negli ultimi tempi l’onorevole Francesca Gerardi ha scelto di stare lontana dai riflettori e secondo i ben informati starebbe lavorando ad una ricandidatura alla Camera, forte anche del meccanismo delle quote rosa. Dopo le comunali di Frosinone inizierà la lunga fase nella quale verranno decise le candidature a Camera, Senato e Regione Lazio. Le percentuali attuali del Carroccio e la “balcanizzazione” del coordinamento provinciale possono determinare uno scenario con pochissime possibilità per i referenti locali di ottenere una candidatura eleggibile.

CHE FINE HA FATTO FORZA ITALIA?

Alle comunali di Frosinone Adriano Piacentini ha dovuto fare i salti mortali per mettere su una lista. C’è riuscito, ma è il primo a sapere che gli “azzurri” non hanno più i numeri del 2017. C’è un’altra considerazione, più importante: dopo la Caporetto delle provinciali dello scorso dicembre tutti si aspettavano uno scatto, che non c’è stato. Forza Italia non ha raggiunto il quorum, non esprime consiglieri provinciali (è la prima volta) e sta conoscendo una situazione di forte difficoltà. Il coordinatore regionale Claudio Fazzone ha affidato a Daniele Natalia, Adriano Piacentini e Rossella Chiusaroli il compito di riorganizzare e rilanciare il partito in Ciociaria. Secondo i soliti “maligni” (che però ci prendono), il senatore Fazzone non ha un particolare interesse a che il partito decolli in Ciociaria. In un’ottica di Basso Lazio, lui guarda con maggiore attenzione alla provincia di Latina. Con le percentuali ad una cifra, in pochissimi potranno essere blindati. Fazzone è tra questi, ma in una dimensione interprovinciale. A meno che non decida di fare altre operazioni, tipo il sostegno alla candidatura alla presidenza della Regione di Daniele Leodori. In provincia di Frosinone, dicevamo Forza Italia è ridotta ai minimi termini. È letteralmente sparito Antonio Tajani. Probabilmente è arrivato il momento che Natalia, Piacentini e Chiusaroli facciano un bilancio, anche per individuare una formula diversa. Il triumvirato non funziona, forse è meglio l’uomo solo al comando. In stile Silvio Berlusconi della prima ora. Ma non c’è nessuno.

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