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Leodori, il giorno del pacificatore

Massimo Pizzuti
Alberto Tanzilli individuato come presidente della Commissione congressuale del Pd. La mossa del segretario regionale sblocca la situazione di stallo. Ora si apre la stagione del confronto. Dopo il tesseramento boom, Fratelli d’Italia si avvia alla stagione dei congressi nelle sezioni cittadine. La grande assente continua ad essere una coalizione di centrodestra che non si riunisce mai in Ciociaria.
Novembre 20, 2024
Tanzilli e Leodori

La svolta poche ore fa. Con il nome di Alberto Tanzilli come presidente della Commissione congressuale del Pd di Frosinone. L’indicazione, arrivata direttamente dal segretario regionale Daniele Leodori, è stata comunicata al segretario provinciale Luca Fantini. Alberto Tanzilli è presidente della Commissione di garanzia del Pd Lazio ed è considerato vicino a Base Riformista di Lorenzo Guerini. Un profilo dunque assolutamente super-partes. A questo punto si tratta però di indicare gli altri membri della commissione. Verrà fatto nel corso della prossima direzione. Lo schema è questo: quattro membri ad AreaDem di Francesco De Angelis, tre a Rete democratica di Sara Battisti, 2 a Base Riformista di Antonio Pompeo, 1 alla componente di Elly Schlein.
In questi giorni le riunioni sono state convocate a ritmi serrati, ma forse il problema è stato proprio questo: non avere il tempo per elaborare proposte diverse che possano essere accettate da tutti. Oggi pomeriggio il segretario del Pd Luca Fantini avrebbe dovuto vedere di nuovo i rappresentanti delle diverse correnti. Ora l’incontro è stato spostato alla tarda serata di oggi presumibilmente non prima delle 22.
Adesso i tempi cominciano ad essere stretti. Il tesseramento (sulla base del quale si svolgerà l’appuntamento) dovrà essere terminato entro il 31 dicembre. Poi il 7 gennaio saranno presentate le candidature alla segreteria. L’intesa sulla commissione non cambia nulla in riferimento ai prossimi scenari.
L’ipotesi di un accordo sul filo di lana resta, ma nella sostanza il Partito Democratico sembra tornato ai tempi del dualismo tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia. Solo che invece di quest’ultimo c’è Sara Battisti, consigliere regionale del partito. Inutile sottolineare come una “conta” (ormai largamente possibile), al di là dell’esito, determinerebbe non pochi difficoltà a tanti esponenti del partito, fino a pochi mesi fa uniti nella corrente Pensare Democratico, fondata da De Angelis e nella quale c’era la Battisti. Da protagonista peraltro. Daniele Leodori, segretario Democrat del Lazio e consigliere regionale, sta osservando la situazione. Come del resto Claudio Mancini, parlamentare e referente di Rete Democratica. I due si sono parlati nei mesi scorsi, adesso vogliono capire l’evolversi concreta della situazione nella federazione di Frosinone. Per il ruolo di segretario Sara Battisti punta sulla conferma di Luca Fantini, mentre De Angelis potrebbe o lanciare Danilo Grossi (nell’ambito di un accordo con la corrente della Schlein) oppure pensare di scendere in campo in prima persona. L’opzione di riserva è quella di indicare uno dei fedelissimi.

INTANTO NEL CENTRODESTRA

Dopo il tesseramento boom, con il nuovo anno ci saranno i congressi di Fratelli d’Italia nelle sezioni cittadine. Un momento di confronto che il presidente provinciale Massimo Ruspandini, parlamentare al secondo mandato, intende favorire in ogni modo.
Anche se nell’ambito del centrodestra rimane però l’anomalia dell’assoluta mancanza di riunioni tra i partiti. Oltre a FdI, ci sono Forza Italia, Lega, Noi Moderati.
L’ultimo summit che si ricordi è quello che avvenne prima dell’individuazione del candidato alla presidenza della Provincia. Parliamo di oltre due anni fa. Eppure ci sarebbero diversi argomenti sui quali discutere e arrivare ad una decisione. Uno su tutti: al Comune di Frosinone (il capoluogo) Forza Italia è all’appoggio esterno. In questi due anni, per esempio, nella definizione delle governance degli enti intermedi, la coalizione si è divisa. Il discorso è questo: fin quando il vento nazionale spazza ogni cosa, i livelli locali possono perfino vivere di rendita. Ma quando la situazione cambia, allora dai territori può e deve arrivare la spinta decisiva. In provincia di Frosinone la Lega finora ha faticato a prendere atto che la situazione è cambiata e che il partito leader è Fratelli d’Italia. E’ arrivato il momento però di cercare di ritrovare il bandolo della matassa come coalizione. Basta arroccamenti, serve uno scatto.

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