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L’esuberante Lotito prova ad alzare il prezzo in Regione. Ma solo la mediazione di Fazzone può portare ad un compromesso ragionevole

Marco Battistini
Dicembre 16, 2024

“Ci vuole un terzo assessore o il vicepresidente della giunta. Se no, non se ne esce. Famose a capì”. Claudio Lotito avrebbe confidato il suo malessere nei corridoi del Senato: Forza Italia deve avere spazi e deleghe di peso. La mediazione è affidata a Claudio Fazzone, “Io mi fido di Fazzone, e quello che dice lui a me va bene -ha affermato il senatore presidente della Lazio- però io sono uno che rivendica un trattamento giusto. Perchè se no lo dico chiaro, usciamo dalla giunta. Passiamo all’appoggio esterno. Quello che ci piace lo votiamo e il resto si vede”. Frasi poi solo parzialmente smentite dal capogruppo regionale Giorgio Simeoni: “Ho sentito al telefono il senatore Lotito, mi ha smentito le ricostruzioni giornalistiche e mi ha confermato la sua massima fiducia e stima per il presidente Rocca”.

IL NODO DELLA SANITA’

Ad ogni modo gli ultimi rumors sembrano complicare il viatico in Consiglio regionale che porta verso l’approvazione della legge di stabilità. Come potrebbe uscire il centrodestra dall’impasse venutasi a creare negli ultimi mesi? Secondo alcuni il presidente della Regione ha l’occasione di risolvere lo stallo rinunciando alla delega alla sanità. Ma in Forza Italia spiegano che difficilmente questo avverrà. Rocca, da ex presidente della Croce Rossa, aveva messo in chiaro all’atto di accettare l’incarico che avrebbe trattenuto la delega per sè. Ma le alternative indicate da Lotito sarebbero percorribili, se ci fosse il via libera di Francesco Lollobrigida e di Paolo Trancassini. La  vicepresidenza della giunta è oggi ricoperta da Roberta Angelilli, anche lei di FdI, che conserverebbe l’assessorato alle attività produttive. Ma per il momento in FdI non vogliono saperne.
Rocca ha cercato di convincere gli alleati con offerte che sono state rispedite al mittente. “Siamo chiari, non mi puoi proporre la delega alla protezione civile -avrebbe confidato Lotito- Qui il tema è che mi devi dare la possibilità di decidere. Noi siamo 8 e vogliamo essere rappresentati per quanto valiamo. Com’è possibile che la Lega ha gli stessi assessori nostri ma ha un solo consigliere?”.

LA PROSPETTIVA

Grazie a una campagna acquisti in cui Lotito si è speso in prima persona, i forzisti in poco più di un anno sono passati da 3 a 7 esponenti alla Pisana. Ai tre eletti (Simeoni, Capolei e Mitrano) si sono aggiunti gli ex M5s Marco Colarossi e Roberta Della Casa, quindi l’ex leghista Angelo Tripodi. Il colpo grosso è arrivato prima delle europee con Pino Cangemi, vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, mister preferenze. Gli azzurri arrivano a 8 consiglieri considerando anche Nazzareno Neri, di Noi Moderati, che ha stretto un patto federativo con Forza Italia. Alla Lega, invece, è rimasta la sola consigliere Laura Cartaginese. Al momento però nessuna intesa sembra esserci all’orizzonte. Da qui a Natale ne vedremo delle belle.

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