Un sopralluogo, presso la Marina di Latina, per pianificare gli interventi da eseguire entro l’estate. L’amministrazione comunale di Latina si vuole concentrare sul miglioramento strutturale del lido. Erano presenti il sindaco Matilde Celentano, il vicesindaco Massimiliano Carnevale e gli assessori Gianluca Di Cocco e Franco Addonizio, oltre ai dirigenti Micol Ayuso, Daniela Prandi, Gian Pietro De Biaggio, Alessandra Pacifico, Paolo Cestra e all’architetto Antonio Campagna. “Vogliamo offrire a tutti un’esperienza positiva e sicura per scegliere di trascorrere le vacanze a Latina senza necessariamente spostarsi in altri lidi” si è affermato nella nota del Comune. La sfida di quelle difficili. Ad oggi non sono mancate le buone intenzioni, le dichiarazioni d’intenti, le manifestazioni di volontà. Meno brillanti sono i risultati portati a casa.
IL FLOP DI ‘SORELLA ACQUA’
Vale la pena ricordare che solo meno di un anno fa fu organizzato il convegno “Sorella Acqua”, incentrato sul tema della Marina di Latina. Un appuntamento che aveva visto la partecipazione del Ministro della Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci e del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Nelle premesse si trattava di “una opportunità di promuovere e sostenere la causa della valorizzazione e della salvaguardia della fascia costiera del territorio comunale, tratto di litorale di rilevante valenza ambientale, inserito nel contesto del Parco Nazionale del Circeo”. C’era la necessità di trasferire al di fuori dei confini locali, la risonanza di tale dibattito, rilevato che la conservazione, la tutela, ed il rilancio del demanio marittimo, costituiscono punto di riferimento ineludibile per intraprendere una politica del turismo in ambito territoriale.
Un convegno che è costato di fatto ben 40mila euro per finanziare ideazione, comunicazione, promozione, realizzazione e stampa di locandine, totem, inviti; catering per un light lunch da offrire ai partecipanti; accoglienza e service per il teatro; contributo per il/la presentatore/presentatrice. Il prodotto finale non sembra però aver lasciato il segno.
LO SVILUPPO ASSENTE
Come è bene evidente l’economia del mare non è ancora partita sul territorio di Latina. Il progetto più ambizioso è, senz’altro, quello di ridisegnare la marina di Latina nei suoi 13 km di costa. Occorre un riassetto urbanistico del Waterfront, affrontando allo stesso tempo il fenomeno dell’erosione che potrebbe distruggere le spiagge e per cui Latina ha già ottenuto un importante finanziamento regionale. Andrebbe ripensato anche un collegamento tra la città e il suo mare, come un’interazione con le altre bellezze che il nostro territorio ha tra cui dune e laghi. Infine, al nostro litorale manca un porto turistico all’avanguardia su tutti gli aspetti: sostenibilità, energia, alta tecnologia. Potrebbe essere di supporto alle isole e alle altre città della provincia, nonché contribuire al rilancio della marina di Latina dal punto di vista economico e turistico. Per raggiungere questi obiettivi ci vuole un approccio semplice e integrato, sia normativo che economico. Conferenze di servizi semplificate e snellimento della burocrazia per superare le barriere che precludono al litorale di Latina di avere uno sviluppo anche ai fini turistici. Il Comune capoluogo dovrebbe guidare questo processo. Ne sarà capace? Per ora si procede solo con linee teoriche, incontri, convegni e sopralluoghi. Tanto fumo e poco arrosto.