«La riforma del sistema unico di prenotazione e l’integrazione delle agende del privato accreditato con il pubblico riducono i tempi di attesa ed erogano più esami e visite. La riforma del ministro della Salute Orazio Schillaci, attuata già dalla Regione Lazio, rappresenta l’unica strada percorribile per assicurare una risposta adeguata e di qualità ai cittadini nel pieno rispetto delle classi di priorità. Peccato che la segretaria del Pd Elly Schlein, già vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega al Welfare, non abbia percepito il cambio di passo per risolvere finalmente il dramma delle liste d’attesa, soprattutto a favore delle Regioni del Centro-Sud, per un Servizio sanitario nazionale dignitoso».
Lo ha affermato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, a seguito delle dichiarazioni del segretario del Partito democratico, Elly Schlein.
«Invito il segretario Elly Schlein a prendere nota dell’intenso e faticoso lavoro portato avanti dalla Regione Lazio, grazie al quale stiamo invertendo la rotta sulle liste d’attesa. Ad esempio, il 95,7% di cittadini, oltre 700mila, ha prenotato nei primi trenta giorni del 2025 una visita sul Recup, ricevendo un appuntamento nei tempi di garanzia previsti dalla legge. La percentuale sale al 96,5% se consideriamo le prestazioni critiche. Si tratta di risultati che parlano da soli, considerando che i tempi di attesa venivano rispettati solo al 78,6% quando governava la sinistra. Le linee guida nazionali prevedono il rispetto dei tempi di garanzia in almeno il 90% dei casi, target abbondantemente raggiunto e superato dalla Regione Lazio, anche grazie alla riforma introdotta dal governo Meloni e dal ministro Schillaci, nonostante un rilevante aumento delle prestazioni erogate», ha aggiunto il presidente Francesco Rocca.
«La Regione Lazio, a differenza del governo Zingaretti, ha iniziato a governare il processo delle liste d’attesa: infatti, la digitalizzazione ha permesso di monitorare, in tempo reale, tutti gli esami e le visite prenotate, investendo ingenti risorse economiche per superare disservizi e criticità che, fino a due anni fa, erano all’ordine del giorno», ha sottolineato il presidente Rocca.
«In questo senso, rispediamo al mittente anche la falsa accusa di favorire la sanità privata: il Lazio ha integrato ben 4,8 di milioni di prestazioni all’interno del Recup, permettendo la drastica riduzione dei tempi di attesa e mettendo a disposizione già dal 2024, quindi all’indomani del nostro insediamento, quasi un milione di prestazioni critiche in più rispetto al 2023», ha affermato ancora il presidente Rocca.
«Investire sulla “buona spesa”, integrare le prestazioni del privato accreditato e monitorare le prestazioni “fuori soglia” sono un cambiamento epocale per la sanità e per le liste d’attesa. Sono fatti concreti, questi, che ridicolizzano le accuse strumentali mosse dal Pd», ha concluso il presidente Francesco Rocca.