Luca Bergamo, ex assessore alla Cultura di Roma Capitale durante la giunta Raggi ed ex vicesindaco, ora è candidato di Demos nelle prossime regionali Lazio. Si dice convinto come non mai che tra M5s e Pd il divorzio sia “solo tattico”.
“La ragione per la quale avevo accettato di fare l’assessore con i 5 stelle era per la convinzione che Movimento e Pd dovessero lavorare insieme e oggi considero un’assoluta follia questa separazione che e’ frutto di un tatticismo che non condivido. Sto lavorando insieme a Paolo Ciani affinchè in caso di vittoria si possa lavorare insieme e nel caso di sconfitta per un’opposizione unita”.
Eppure sul termovalorizzatore i partiti sono convintamente separati: “Demos si è espressa contro – dice Bergamo – Il termovalorizzatore è il prodotto di una decisione del Parlamento con l’attribuzione del commissariamento al Sindaco di Roma. La regione dal punto di vista tecnico ha pochi strumenti per intervenire, dal punto della moral suasion uno spazio c’è: ovvero far sì che l’impianto sia di dimensioni proporzionate e che sia inserito su un piano di medio periodo che lavori sul vero riciclo dell’economia circolare. L’attuale raccolta differenziata e’ fatta di prodotti che l’industria mette sul mercato, che non sono riciclabili, quindi una parte di residuo che va trattata attraverso l’incenerimento resta comunque necessaria finche’ il packaging non sarà composto tutto di materiale riciclabile”.
LUCA BERGAMO, RAPPORTO ROMA/REGIONE
Sull’importanza della collaborazione tra Regione e Comune, Bergamo sottolinea che “senza un concorso di intenti tra Regione e Comune, il collegamento Roma – Ostia non si risolve”. Ma ce ne sono tanti altri, penso al ruolo che Ater può giocare per la sofferenza abitativa. Facendo le necessarie modifiche capire come la rigenerazione urbana che deriva da una legge regionale non deve diventare un processo di speculazione immobiliare, ma di arricchimento dell’offerta immobiliare alternativa anche a quella dei nuclei mono-familiari, perchè le persone giovani ma anche gli anziani talvolta hanno bisogno di periodi di coabitazione. La regione ha risorse e strumenti per incentivare comportamenti e scelte che sono di competenza dei comuni. Questo richiede un approccio collaborativo tra istituzioni e una convergenza di obiettivi. Una regione in mano alla destra sarebbe davvero un danno”.