L’articolazione regionale dell’Unione delle province italiane (Upi) plaude all’abolizione della legge regionale che, nel Lazio, istituiva gli Egato dei rifiuti, ma ora chiede alla al governatore Francesco Rocca di attivarsi subito per rivedere le competenze di province e città metropolitana in materia di rifiuti.
Alessandro Romoli, presidente dell’Unione delle Province del Lazio, infatti, sottolinea il favore dell’associazione la scelta operata dal Consiglio regionale “di abrogare la legge 14 del 2022 che disciplinava gli Enti di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani”.
Romoli evidenzia come “Nella scorsa legislatura regionale, le Province avevano sottolineato che occorreva evitare la creazione di ulteriori enti per la gestione di funzioni che ben potevano essere esercitate dagli enti locali, attraverso il rafforzamento delle loro strutture tecniche”.
Per questo l’Upi Lazio resta convinto che l’avvenuta abolizione degli Egato Rifiuti debba essere l’occasione “per procedere rapidamente alla ridefinizione delle funzioni delle Province, della
Città metropolitana e dei Comuni in materia di rifiuti e di ambiente, facendo in modo che ogni ambito provinciale dei rifiuti diventi autosufficiente attraverso scelte condivise dagli enti locali e dalla Regione”.
Proprio a tal fine, lo stesso presidente Romoli, ha annunciato di aver chiesto al governatore Rocca e all’Assessore al ramo Fabrizio Ghera “un incontro per avviare da subito un confronto sul riassetto della disciplina dei rifiuti nel Lazio”.