“La memoria non è solo ricordo, ma è un faro che illumina il futuro. La cultura serve a mantenere viva questa testimonianza”. La protagonista di “Io Emanuela Loi” Laura Mantovi, ci ricorda come non bisogna mai dimenticare la storia, ma tenere alta e viva la sua memoria per riuscire a cambiare il futuro. Il monologo teatrale si è svolto alle Fornaci Cinema Village di Frosinone in occasione della “XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti di Mafia”.
Emanuela Loi era uno degli agenti della scorta di Paolo Borsellino, l’unica donna uccisa, a soli 24 anni, nella strage di Via D’Amelio. Insieme a lei morirono anche Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto alla strage fu l’agente Antonino Vullo, che nell’attimo dell’esplosione stava parcheggiando un’altra auto della scorta.
L’evento è stato promosso dalla consigliera regionale Sara Battisti, Presidente Commissione Antimafia Consiglio Regionale Lazio in occasione del trentesimo anniversario delle stragi mafiose. Alla presenza delle più alte autorità militari e civili del territorio si è affrontato un tema di grande attualità, quello della lotta alle mafie.
“Ieri sera, con l’Osservatorio per la Legalità e la Sicurezza della Regione Lazio, abbiamo scelto di proseguire il nostro impegno attraverso il ricordo di Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino – ha dichiarato la Battisti -. La lotta alle ingiustizie, la lotta per l’affermazione dei diritti, la lotta per la legalità, devono essere i nostri valori guida. La mafia non è finita: è una realtà che ha cambiato pelle, si è trasformata, ha cambiato mezzi, strumenti e interessi; si è radicata in tutta Italia, compresa la nostra Provincia. Ed è una realtà che richiede – conclude il Presidente Commissione Antimafia della Regione – una risposta ferma e collettiva, istituzionale, culturale e sociale”.