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Mastrangeli ora spera nella pax Fazzone-Rocca

Massimo Pizzuti
Il sindaco di Frosinone fa il tifo per un accordo pieno tra Francesco Rocca e Claudio Fazzone, in modo che si possa sbloccare la difficile crisi al Comune capoluogo. Dove si pone il problema dell’azzeramento chiesto da Forza Italia e quindi il ruolo dell’assessore Adriano Piacentini.
Luglio 2, 2024

Riccardo Mastrangeli si augura una piena sintonia tra il presidente della Regione Francesco Rocca e Claudio Fazzone, senatore e leader di Forza Italia nel Lazio. Confidando che le richieste degli “azzurri” circa un possibile rimpasto a Roma rappresentino la chiave di volta per risolvere la difficile crisi politica al Comune di Frosinone. Dove Forza Italia ha chiesto l’azzeramento dell’esecutivo, con il congelamento delle deleghe.
Una schiarita alla Regione rasserenerebbe il clima pure dalle nostre parti. In caso contrario, invece, sarebbe complicato sbrogliare la matassa. Perché Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo, rispettivamente capogruppo e consigliere di Forza Italia, nel caso di risposta negativa, lascerebbero la maggioranza. Forse garantirebbero l’appoggio esterno (senza rappresentanza in giunta), oppure passerebbero all’opposizione.
In giunta c’è Adriano Piacentini, responsabile del bilancio e delle finanze, fedelissimo di Mastrangeli. L’orientamento del sindaco è quello di mantenere nell’esecutivo Piacentini, perfino nel caso di rottura con gli “azzurri”. Come tecnico di suo diretto riferimento. Sembra che lo stesso Piacentini abbia dato al primo cittadino la piena disponibilità su questo versante. Ma siccome l’Amministrazione Mastrangeli è sorretta da una coalizione di partiti e di liste civiche ci sono delle tematiche dalle quali non si può prescindere.
Fratelli d’Italia ha sbloccato la verifica attraverso la proposta che il primo cittadino tenesse ad interim le deleghe di quegli assessori che non avevano più l’appoggio di un consigliere o di un gruppo. Mastrangeli ha chiesto e ottenuto il passo indietro di Maria Rosaria Rotondi. Fabio Tagliaferri non intende derogare a questo principio, che si porrebbe pure per Piacentini. Chi lo sosterrebbe in giunta? Secondo alcuni la consigliera Cinzia Fabrizi, appena espulsa da Forza Italia. Ma più di qualcuno dà per imminente l’ingresso della stessa Fabrizi nella Lista Ottaviani, dalla quale sono usciti Teresa Petricca e Giovambattista Martino. La civica dell’ex sindaco è scesa da 5 a 3 consiglieri e ha il problema di sostenere 2 assessori: Valentina Sementilli e Angelo Retrosi. Perciò l’ingresso di Cinzia Fabrizi sarebbe particolarmente gradito. Altrimenti uno tra Sementilli e Retrosi sarebbe a rischio.
In ogni caso sia Fabio Tagliaferri (Fratelli d’Italia) che Antonio Scaccia (Lista per Frosinone) appaiono fermi sul concetto che ogni assessore deve essere sostenuto da almeno un consigliere. Riccardo Mastrangeli, nei dieci anni di Amministrazione Ottaviani, è stato assessore tecnico al bilancio, sostenuto dall’allora sindaco. Ma era una situazione nota dall’inizio e comunque mai si era arrivati ad una crisi politica di questo tipo nel centrodestra. Mantenere Piacentini come tecnico di sua fiducia imporrebbe a Riccardo Mastrangeli una serie di contrappesi che i partiti dovrebbero accettare.
Adesso è tutto diverso perché la posizione di Forza Italia si fa sentire sia alla Regione che nel Comune capoluogo. Al consiglio della Pisana il gruppo azzurro è arrivato a 7 consiglieri, la Lega ne ha 1 soltanto. Mentre la consistenza in giunta  è la medesima: 2 assessori ciascuno. Claudio Fazzone riproporrà la questione a Francesco Rocca, che in ogni caso dovrà farsi carico di una mediazione. Inutile sottolineare come questo scenario incida anche sul Comune capoluogo. Dove però malumori, malesseri e incomprensioni si trascinano da troppo tempo.
A inizio ottobre ci fu la frattura con il gruppo formato da Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (Lega). In nove mesi non si è riusciti ad arrivare ad una ricomposizione dei rapporti. C’è chi azzarda delle possibili aperture a singoli esponenti delle opposizioni. Però nel momento in cui la verifica politica è incanalata nell’ambito del centrodestra una mossa del genere potrebbe perfino avere un effetto boomerang. La via più breve è una fumata bianca nel conclave a due tra Francesco Rocca e Claudio Fazzone. E’ per questo scenario che “tifa” Riccardo Mastrangeli.

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