A proposito di matrimonio sentenziava Oscar Wilde: “Quale rovina per l’uomo è il matrimonio! Esso lo abbruttisce quanto le sigarette, e costa molto di più”. Che la convivenza eterna con un/una partner abbrutisca come il fumo di una paglia è tutto da dimostrare. Che la sua organizzazione costi un botto, questo è stracerto. Ciononostante, i giovani continuano a svenarsi pur di allestire sponsali monstre. Avete presente quelle micidiali cerimonie in chiesa dove sono più fotografi e videomaker che parenti stretti cui seguono banchetti con mezzo milione di invitati, decine di portate, aperitivo, preantipasto, antipasto, primo, secondo, terzo, quarto, dolce, torta, caffè, ammazzacaffè e via abboffandosi? Ecco pur di metter su agapi del genere si è pronti a indebitarsi per una vita.
Lo prova una recente indagine di Facile.it e Prestiti.it secondo la quale gli italiani sono tornati a chiedere prestiti personali per sposarsi tanto è vero che, nei primi tre mesi del 2022, il peso percentuale delle richieste di finanziamento per matrimoni e cerimonie è aumentato del 46% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il 12% in più se confrontato con i livelli pre-pandemia rilevati nel primo trimestre 2019. In base alle stime del comparatore, i finanziamenti erogati nel corso del trimestre per far fronte a questo tipo di spesa equivarrebbero a circa 100 milioni di euro. Dall’analisi, realizzata su un campione di oltre 30.000 domande di prestiti personali*, emerge che chi si è rivolto ad una società di credito per far fronte alle spese del matrimonio ha cercato di ottenere, in media, 9.856 euro, valore in linea con quanto rilevato nel 2019, da restituire in 60 rate (5 anni). In calo, invece, l’età media dei richiedenti, che è passata dai 40 anni del periodo pre-Covid ai 37 anni rilevati nei primi tre mesi del 2022.
«Grazie all’allentamento delle restrizioni il 2022 è visto da molti operatori del settore come l’anno di ripresa per l’industria dei matrimoni e i dati sulla richiesta dei prestiti personali sembrano confermare questo trend», spiega Aligi Scotti, BU Director prestiti di Facile.it. «Positivo il calo dell’età media dei richiedenti su cui hanno avuto un peso anche le politiche a sostegno dei giovani introdotte dal Governo, in particolare le agevolazioni per l’acquisto della casa e la sottoscrizione di mutui rivolti agli under 36».
Interessante notare come a presentare richiesta di prestito personale per spese legate ai matrimoni e cerimonie sia stata, nel 40% dei casi, una donna; il valore risulta nettamente superiore alle altre tipologie di prestito personale, dove il campione femminile normalmente rappresenta meno del 25% della domanda. Auguri e figli maschi.