Prende forma la prima legge di bilancio del governo Meloni, trasmessa alla Camera dopo esser stata vidimata dalla Ragioneria dello Stato e firmata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Entro fine anno il rush finale in Parlamento.
La premier ha convocato per il prossimo 7 dicembre alle ore 12.15 i sindacati di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, per un ulteriore confronto sulla manovra. L’incontro si terrà a Palazzo Chigi.
Rispetto all’ultima bozza il testo sale a 174 articoli senza grandi modifiche. Viene confermato l’aumento da 30 a 60 euro della soglia minima per l’obbligatorietà di accettare i pagamenti con carta e bancomat, quindi sotto tale cifra l’esercente può rifiutare il pagamento col Pos senza incorrere in sanzioni, e l’innalzamento a cinquemila euro del tetto sul contante.
Tra le novità due fondi per la cybersicurezza e 50 milioni per la metro C di Roma.
Confermato invece l’impianto da circa 35 miliardi di euro – tre quarti impegnati negli aiuti contro il caro energia – che taglia il reddito di cittadinanza ma, per gli otto mesi che gli restano, cumulabile con i lavori saltuari.
Vengono cancellate invece due misure: un articolo relativo alle semplificazioni delle procedure di adozione dei fabbisogni standard ed un secondo relativo alla fondazione Enea Tech biomedical.