Nell’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma su una presunta associazione mafiosa finalizzata alla consumazione di estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti ad Aprilia c’è ovviamente una figura di spicco: è il sindaco della città, Lanfranco Principi, eletto nelle file del centrodestra nel maggio del 2023. Il provvedimento ha letteralmente creato uno choc nella seconda città dell’area pontina. Misure cautelari sono state disposte nei confronti di un totale di 25 persone, tra cui lo stesso primo cittadino finito agli arresti domiciliari: alcune di queste sono gravemente indiziate di far parte di un’associazione mafiosa radicata nella città pontina che voleva acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici e intendeva ostacolare il libero esercizio del voto.
ESPONENTE DI FORZA ITALIA
Tra gli arrestati, come detto, vi è anche il sindaco di Aprilia. Lanfranco Principi era stato eletto nel maggio 2023 sostenuto da una coalizione di centrodestra di cui facevano parte Fdi, Lega, e alcune liste civiche: prima di diventare sindaco era stato a lungo in Consiglio comunale come consigliere. Le accuse per il primo cittadino, riportate nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gup di Velletri Patrone, riguardano reati contro la pubblica amministrazione e ostacolo al libero esercizio del voto. Principi ha 60 anni, è esponente di Forza Italia ed ha trascorso gli ultimi 20 tra i banchi del Consiglio comunale della città in provincia di Latina. Consulente del lavoro con la passione per la politica, ha aderito a Forza Italia nel 2000 ed è stato più volte eletto consigliere comunale prima del “grande salto” del 2023, quando venne eletto sindaco alla guida di una coalizione di centrodestra.
SEI ANNI DI INDAGINI
Le indagini sono state avviate nel marzo 2018 dal centro operativo di Roma della Dia con il supporto, dall’ottobre dello stesso anno, del reparto territoriale carabinieri di Aprilia, sotto il coordinamento della Dda romana. Dall’inchiesta è emersa l’esistenza di un sodalizio criminale di natura mafiosa operante tra Aprilia e i comuni limitrofi che, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, si occupava di traffico di sostanze stupefacenti, estorsione aggravata, rapina, lesioni e minacce, utili ad imporsi sul territorio ed ottenere il sostentamento di affiliati detenuti. Il gruppo criminale avrebbe anche praticato usura nei confronti di commercianti e imprenditori di Aprilia. Nel procedimento risultano iscritti nel registro degli indagati l’ex sindaco della cittadina in provincia di Latina, Antonio Terra (di cui Principi era vice) e l’ex assessore ai lavori pubblici, Luana Caporaso: entrambi sono consiglieri comunali dell’opposizione.